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  • Alternanza scuola-lavoro, ad Agnone si fa sul serio

    AGNONE – La scuola come centro della vita sociale del territorio, come riferimento per lo sviluppo dell’area interna dell’Alto e medio Sannio. Da questo presupposto, l’associazione “Tradizioni e Sviluppo” di Agnone – un gruppo coeso di professionisti ed imprenditori con l’obiettivo di migliorare e potenziare i servizi del territorio, a partire dalla cultura e dall’identità locale – ha organizzato lo scorso anno un convegno al teatro Italo Argentino in cui ha chiamato a raccolta tutti i protagonisti delle imprese e delle istituzioni della zona all’insegna della creazione di una nuova progettualità condivisa, che avesse come fulcro la formazione degli studenti, i professionisti, gli imprenditori e gli artigiani di domani. Dalla necessità di fare rete e di porre le basi per una cultura che sia funzionale alle esigenze e alle risorse del territorio alto molisano, l’associazione “Tradizioni e Sviluppo” si è resa gratuitamente disponibile per collaborare con l’istituzione scolastica alla creazione di un percorso che coinvolga gli studenti in attività di formazione nelle aziende, per far loro tastare con mano la realtà lavorativa e dar loro la possibilità di esercitarsi e di scoprire pratiche utili nei settori più produttivi del territorio. Esperienze da approfondire nei prossimi anni all’insegna di una crescita comune. Dalla sinergia tra il mondo imprenditoriale e quello scolastico sono nati i progetti di alternanza scuola-lavoro, che per quest’anno si sono concretizzati con 30 stages nelle aziende alto molisane da parte dei ragazzi delle scuole superiori dell’Istituto omnicomprensivo “Giuseppe Nicola D’Agnillo”, ma che sono solo la base da cui partire per un percorso che possa coinvolgere un numero maggiore di studenti che frequentano le aule di Agnone, anche di altri ordini e gradi. L’iniziativa è stata presentata, mercoledì 3 giugno, con una conferenza nell’aula magna “Leonida Marinelli” a cui hanno partecipato la dirigente scolastica Tonina Camperchioli, il prof. Simone Gambatese ed altri docenti, i professionisti e gli imprenditori dell’associazione “Tradizioni e Sviluppo” e gli studenti che hanno dato testimonianza delle prime esperienze vissute nelle diverse aziende dedicate alla pasticceria tipica, alla meccanica, al settore lattiero-caseario, alla ristorazione e ad altri settori. Anche in questa sede l’associazione “Tradizioni e Sviluppo” ha ribadito che “la scuola, dunque, è il settore fondamentale su cui investire, sia per formare le nuove generazioni – che devono avere la possibilità di restare nella loro terra e di realizzare nella loro terra, ancora vergine per tanti aspetti, progetti ed iniziative per la costruzione del proprio futuro – sia per creare nuove opportunità per le attività produttive ed imprenditoriali, nuovi settori lavorativi che corrispondono poi a nuovi servizi per tutto il bacino territoriale. Organizzando nuovi servizi ad hoc, che ruotano intorno alla realtà scolastica, si creano le attività e i presupposti per vivere e migliorare la vita nel territorio. Tuttavia, affinché le nuove generazioni scelgano consapevolmente di restare nella propria terra è indispensabile che venga loro trasmessa la somma delle esperienze, anche professionali, delle generazioni che le hanno precedute e il contributo che esse hanno dato in termini di risorse naturali e umane, idealità e cultura”.

    Dalla formazione di una nuova cultura territoriale al contrasto allo spopolamento, alla creazione di nuove idee ed opportunità che possano far rinascere l’Alto e Medio Sannio.

     

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