Nel piano asfalti per le frazioni posto in essere, in questi giorni, dall’amministrazione comunale di Schiavi di Abruzzo, è stato inserito anche in tratto viario che consente l’accesso al campo di tiro “Auro d’Alba“. Nella mattinata di oggi le ditte incaricate hanno provveduto a sistemare il fondo stradale che dalla provinciale per Castelguidone sale fino a località “Lago di Fano” e alla posa di un nuovo tappetino di asfalto.

L’amministrazione Piluso si è sempre mostrata collaborativa con lo staff che gestisce il campo di tiro “Auro d’Alba”, anche in considerazione del volume di indotto turistico che la struttura sportiva ha dato prova, nel corso degli anni, di poter generare.

Ad oggi sono circa 840 gli iscritti regolarmente tesserati che frequentano con assiduità il campo di tiro, provenienti non solo dall’Abruzzo e dal Molise, ma anche da molte altre regioni d’Italia, dal Sud in prevalenza. Tiratori sportivi che vengono a sparare, ma che poi magari restano a dormire nelle varie strutture ricettive di zona, o semplicemente a mangiare nei ristoranti di Schiavi, Castiglione Messer Marino e via elencando.

Anche nel corso della decina edizione del trofeo “Fiocchi-Sabatti“, pochi giorni fa, il vicesindaco Maurizio Pinnella, che ha fatto visita alle linee di tiro intrattenendosi con i responsabili delle due aziende leader del settore armiero e delle munizioni, aveva assicurato l’imminente sistemazione della strada di accesso alle strutture sportive, un tronco viario realizzati molti anni addietro e che versava i condizioni di totale dissesto. Questa mattina quelle promesse si sono concretizzate e l’accesso al campo di tiro è da oggi agevole e sicuro.
«Ringraziamo l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Luciano Piluso e dei suoi collaboratori, – commentano dal direttivo del campo di tiro “Auro d’Alba” – per l’attenzione mostrata nei confronti della nostra struttura sportiva, una realtà importante, anche in termini numerici, forte di circa 840 soci tesserati. Lo sport, anche quello con le armi da fuoco legalmente detenute, alimenta il turismo e aiutata a combattere lo spopolamento delle aree interne dell’Appenino. Lo stiamo dimostrando con i fatti da nove anni. La sinergia e la collaborazione tra associazioni sportive operanti sul territorio e le amministrazioni pubbliche è alla base della buona riuscita di qualsiasi iniziativa».