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  • Asl, Schael confermato direttore generale. M5S: «Destra più attenta agli equilibri partitici che alle esigenze del territorio»

    «La conferma del direttore generale Schael è l’ennesima dimostrazione di quanto il centrodestra abruzzese sia più attento agli equilibri partitici che alle esigenze del territorio. I disastri della sanità pubblica sono sotto gli occhi di tutti e riconfermare chi è stato tra gli attori principali del tracollo è una scelta errata».

    Così il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Abruzzo, Francesco Taglieri.

    «Una scelta, tra l’altro, imposta a soli sei mesi dal voto per le prossime elezioni regionali, che conferma il totale distacco del centrodestra dalle reali richieste dei territori. – continua il pentastellato – Nella Asl 2 il manager, infatti, è stato bocciato dal comitato ristretto dei sindaci, che più volte ha avanzato perplessità pubbliche sulla gestione Schael; dal personale sanitario e, soprattutto, dai cittadini che hanno subito per anni un depotenziamento del servizio mai visto prima. Parlare di “continuità e merito” nella scelta di alcuni nomi è l’ennesimo schiaffo in faccia alla comunità. A cosa dovremmo dare continuità? Al taglio delle prestazioni sanitarie, alla carenza di personale, alle liste d’attesa infinite, ai debiti che attanagliano le casse della Asl 02? E’ questo il lascito dell’attuale management! Con queste arroganti decisioni va in scena l’ennesimo affronto a una sanità pubblica regionale sempre più vittima di una gestione scellerata e approssimativa che inevitabilmente spingerà sempre più abruzzesi a rivolgersi al privato o a curarsi in altre regioni. L’ennesima dimostrazione di quanto probabilmente per il centrodestra sia più importante mantenere lo status quo e la gestione del potere che offrire un servizio sanitario pubblico efficiente ed efficace ai cittadini. Ancora una volta l’ascolto delle istanze degli abruzzesi è saltato. Per il bene di tutti auspico che presto l’Abruzzo sarà liberato dalla morsa di arroganza, miopia e inefficienza che ha tenuto la nostra regione ferma al palo per troppi anni».

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