La lealtà e il rispetto per la selvaggina sono sempre al primo posto per i cacciatori. E lo dimostra, ammesso che ce ne fosse ancora bisogno, quanto accaduto nei giorni scorsi sul territorio comunale di Vasto (CH).
Un cacciatore del posto, Cesare Monteferrante, stava facendo due passi sotto casa in località Montevecchio e ha notato, impigliata in un rovo, un esemplare di beccaccia. L’animale sarebbe probabilmente morto di fame o predato da qualche volpe o gatto di passaggio. La sua fortuna, per un paradosso solo apparente, è stata quella di incontrare un cacciatore. L’uomo l’ha infatti liberata delicatamente dal rovo che la teneva impigliata e l’ha libera in natura dopo essersi sincerato che stesse bene.
Francesco Bottone
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Lealta’ e rispetto vien da ridere. La lealta’ di inseguire con una muta di cani degli animali che scappano e sparargli a colpo sicuro con una rosa di pallini che prende tutto nell giro di parecchio spazio. Tolto cio’ abito in campagna non prendiamoci in giro non ho visto un solo cacciatore che raccolga i bossoli esplosi, spesso non rispettando i limiti di distanza dalle case e rovinando i campi coltivati. Il cacciatore e’ di per se depredatore e inquinatore, la falsa nomea di persone con rispetto della natura e’ paragonabile al rispetto che hanno i rapinatori della roba altrui.