TRIVENTO. Niente da fare: continua l’astinenza da vittoria dell’Olympia Agnonese fermata a Trivento da un modesto Castelfidardo, che malgrado l’ultimo posto in graduatoria, mette a nudo tutte le carenze di un gruppo incapace di rendersi pericoloso sotto porta avversaria. In quella che doveva essere la partita della vita, l’undici di Foglia Manzillo, contestato a fine gara, riesce a concludere una sola volta nello specchio della porta difesa da Barbato. Decisamente insufficiente per una squadra che ambisce alla salvezza, ma che al tempo stesso non produce alcunché per ottenere l’intera posta in palio. Il problema maggiore, oltre a non segnare, con il gol manca dalla trasferta di Pineto, è quello che i granata, tra la mura amiche, non riescono a produrre gioco. A poco o nulla il rientro di un uomo di peso quale il centrocampista Luca Ricciardi sostituito nel finale per un affaticamento muscolare. E’ così che sul banco degli imputati inevitabilmente finisce gente acquistata per fare la differenza quale Formuso, Ancora, Mazzarani, Albanese. Contro i marchigiani dell’ex Di Lollo e senza una guida tecnica, in panchina è andato il copresidente del club Costantino Sarnari, a complicare le cose ci si è messo anche l’infortunio accorso nel primo tempo all’under Araldo che fino a quel momento stava giocando egregiamente in una zona nevralgica del campo. Contestualmente fa discutere l’inspiegabile estromissione di un attaccante come Sorgente che non ha trovato spazio neppure in corso d’opera proprio quando la squadra, viste le difficoltà, aveva bisogno di una boa di riferimento lì davanti. Generoso ma inconcludente il brasiliano, ex Campobasso, Salim Ribeiro come pure Dezai e Nyang buttati nella mischia per provare a cambiare volto ad una gara che lascia tanto amaro in bocca all’intero ambiente. Alla fine gli altomolisani devono erigere una statua al numero uno Massimiliano Maraolo che a metà della ripresa ha compiuto un vero e proprio miracolo su Calabrese sfuggito alla marcatura del tandem Albanese-Cassese. Ancora Calabrese a pochi minuti dal triplice fischio finale ha avuto la palla buona per il colpo del ko sfumato di un niente. Sarebbe stata una beffa atroce, ma sicuramente non uno scandalo considerata l’interpretazione del match avuta dall’undici del presidente Marco Colaizzo letteralmente furioso nel dopo gara. La risultante è che di questo passo e media punti, si retrocede. In maniera diretta senza neanche passare per l’infernale lotteria dei play-out che attualmente resta l’obiettivo del team di viale Castelnuovo inchiodato al penultimo posto in classifica a sei lunghezze di distanza dalla salvezza diretta. Giustificabili i mugugni e la tensione registrati al 95’ quando più di qualcuno ha preso di mira Antonio Foglia Manzillo che poi si è sfogato a microfoni dei cronisti. La lontananza dal “Civitelle”, notoriamente fortino inespugnabile per le avversarie dell’Olympia, continua a farsi sentire, ma non è una scusante valida per tentare di vincere le partite soprattutto se si incontrano squadre mediocri come i fisarmonicisti, che in 23 prestazioni, sono stati trafitti la bellezza di 41 volte. Cosa che l’Agnonese non è riuscita a fare. Nel frattempo mercoledì si torna in campo nel recupero di Giulianova, ieri corsara ad Avezzano. Che sia la volta buona?
Il tabellino
AGNONESE – CASTELFIDARDO 0-0
Ol. Agnonese (4-3-3): Maraolo 7, Bisceglia 6, Gentile 6 (65’ Mazzarani 5), Ricciardi 6 (72’ Litterio 6), Albanese 5,5, Cassese 5,5, Araldo sv (28’ Barbato 6), Salifù 5,5, Formuso 4,5 (62’ Dezai 5), Ancora 4,5, Ribeiro 6 (63’ Nyang 5). A disp.: Kuzmanovic, Ballerini, Diarra, Sorgente. All. Foglia Manzillo
Castelfidardo (4-4-2): Barbato sv, Bellucci 6, Enow 6, Radi 6,5, Giovagnoli 6, Di Lollo 6,5, D’Ercole 6, Pigini 6,5, Petrarulo 5 (72’ Massi sv, 84’ Lombardo 6), Calabrese 5,5, Severini 5,5. A disp.: Mercorelli, Ippoliti, Semiao, Eliantonio, Recanatini, De Vita, Marino. In panchina il co-presidente Costantino Sarnari
Arbitro: Robilotta di Sala Consilina
Note: 150 spettatori (15 da Castelfidardo). Ammoniti: Di Lollo, Mazzarani, Dezai, Albanese. All’82’ allontanato dalla panchina il dirigente accompagnatore dell’Olympia, Michele Di Ciocco. Angoli: 6-10. Recupero: 3’+5’.
Gli altri risultati: Santarcangelo – Isernia 1-2; Forlì-Campobasso 1-2; Avezzano-Giulianova 1-2; Francavilla-Vastese 2-1; Jesina-Notaresco 0-0; Matelica-Montegiorgio 5-0; Recanatese-Savignanese 2-2; Sammaurese-Cesena 0-2; Sangiustese – Pineto 1-1; Agnonese-Castelfidardo 0-0.
La nuova classifica: Cesena 53, Matelica 43, Notaresco 40, Sangiustese 38, Recanatese 35, Francavilla, Pineto 34, Montegiorgio 32, Sammaurese 31, Campobasso 30, Savignanese 29, Giulianova 28, Vastese 26, Jesina 24, Forlì 23, Isernia 22, Avezzano, Santarcangelo 21, Agnonese 18, Castelfidardo 14