Non ce l’ha fatta, nonostante gli sforzi del veterinario Ottavio Lalli nel tentativo di salvarlo, il secondo cane rimasto vittima di un chiaro avvelenamento.
Il fatto è stato scoperto nella mattina di ieri dal proprietario, all’interno della recinzione di un immobile in contrada Padulo.
Gli animali, sempre tenuti dentro e muniti di regolare microchip, sono stati avvelenati presumibilmente con del veleno per topi, che ha un forte potere anticoagulante del sangue. Infatti i due animali sono stati trovati letteralmente in una pozza di sangue.
Un episodio che fa pensare ad una ritorsione o una intimidazione all’indirizzo del proprietario e che ha destato clamore e preoccupazione in paese tra i tanti possessori di cani da guardia o da compagnia, ma anche tra i tartufai e i cacciatori.