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  • Carabinieri: il neo comandante generale Luongo cita Venafro e la caserma dove il papà era comandante

    Questa mattina, alla presenza del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, si è svolta nella Caserma “Salvo D’Acquisto”, la cerimonia di avvicendamento nella carica di Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri tra il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi e il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo.

    Cerimonia alla quale hanno preso parte numerose autorità militari, civili e religiose.
    Presente anche una delegazione del Comune di Venafro: il Sindaco Alfredo Ricci, il Presidente del Consiglio Dario Ottaviano, il vice sindaco Marco Valvola, gli assessori Angelamaria Tommasone e Oscar Simeone, oltre a un nutrito gruppo di venafrani amici del Generale.


    Nel suo discorso di insediamento, il neo Comandante Generale dell’Arma ha ricordato Venafro e la sua Caserma dove il papà era comandante. Menzione fatta anche dal Ministero Crosetto che ha sottolineato come la Caserma della cittadina molisana sia stato il terreno fertile per la formazione professionale ed umana del Generale Luongo, per lo sviluppo di tutte quelle doti, non solo lavorative, che oggi gli sono valse la nomina.


    “Un’emozione e un orgoglio senza eguali per noi presenti nell’assistere ad un così alto e prestigioso riconoscimento ad un nostro illustre concittadino e contestualmente alla nostra amata Venafro” – ha affermato il Sindaco Ricci.

    La carriera del nuovo Comandante, Gen. C.A. Luongo, classe 1962, è iniziata nel 1977 alla Scuola Militare “Nunziatella”. Ha ricoperto ruoli di prestigio nell’Arma dei Carabinieri, tra cui Comandante Provinciale di Milano e Roma, Assistente Militare e Aiutante di Campo per l’Arma dei Carabinieri del Signor Presidente della Repubblica e Capo Ufficio Legislativo del Ministro della Difesa. Dal dicembre 2023 è Comandante Interregionale Carabinieri “Podgora” e, dal giugno 2024, è Vice Comandante Generale dell’Arma.

    Ha ricevuto numerosi encomi e onorificenze, tra cui quella di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Medaglia Mauriziana e, da ultimo, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

    Ha quindi preso la parola il Generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, il quale ha evidenziato il suo orgoglio per l’Arma, una nicchia di eccellenza che ha assunto un ruolo di primo piano nel campo delle moderne missioni di trainingadvisingassistance e capacity building; oltre a rappresentare un riferimento mondiale nell’esercizio della funzione di stability policing, anche con il Centro di Eccellenza “CoESPU” di Vicenza.

    Infine il Ministro della Difesa, l’Onorevole Guido Crosetto, ha dichiarato: “Si chiude un capitolo di storia dell’Arma dei Carabinieri. Sotto la guida del Generale Luzi, cui esprimo profonda gratitudine, abbiamo visto una Benemerita all’avanguardia, radicata nelle tradizioni, con “il Carabiniere” sempre al centro. Al Generale Luongo il compito di confermare l’Arma come presidio di legalità e, insieme, punta di innovazione. A tutti i Carabinieri il plauso, la fiducia e la riconoscenza della Nazione. Non esiste Difesa senza Carabinieri e non esiste Italia senza Carabinieri.”

    In mattinata, prima dell’evento, i due alti Ufficiali hanno reso omaggio ai Caduti deponendo prima una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, situato presso l’Altare della Patria e poi al sacrario presso il Museo Storico dell’Arma, un gesto simbolico che sottolinea l’importanza dei sacrifici compiuti dai militari italiani per la difesa e la libertà del Paese.

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