AGNONE – Paolo Di Laura Frattura atteso nel pomeriggio ad Agnone. Ad annunciare la sua visita in Alto Molise, la pagina face book del gruppo politico Nuovo Sogno Agnonese. Il presidente della Regione Molise e commissario della Sanità, arriverà nella cittadina per prendere visione dello stato di salute in cui versa l’ospedale cittadino ormai depauperato di servizi e personale, non ultima la chiusura del reparto di Chirurgia con il blocco dei ricoveri. A dirla tutta l’invito a Paolo Frattura a salire ad Agnone per parlare di sanità è stato espletato dal sindaco Lorenzo Marcovecchio con una lettera datata primo giugno. Nella missiva il primo cittadino ha chiesto al governatore “una presa di posizione per la tutela del San Francesco Caracciolo”.
Dopodiché Marcovecchio ha scattato la fotografia di ciò che sta accadendo “una popolazione mortificata e relegata nel disagio di una intera area, non può vedersi sottrarre anche l’unico diritto che gli è rimasto: quello ad una assistenza sanitaria degna di tale nome. Le cronache raccontano di un vero e proprio bollettino da guerra – ha proseguito – Atti e disposizione che portano a tagli di servizi sulla base di una fantomatica applicazione del DM 70/15 che, pare, doversi applicare solo e soltanto in una unica direzione. Da un lato, infatti, si tagliano quei servizi che non sarebbero più previsti e, dall’altro, non viene nemmeno ipotizzata la diversa conformazione del presidio. Assistiamo a generici (quanto nefasti) rinvii a “nuove future disposizioni” giustificate da carenza di personale o da impossibilità di trovare medici che prendano servizio nell’ospedale altomolisano. Al contempo leggiamo di ordini di servizio che impongono a quei camici bianchi che ancora combattono su quest’area di spostarsi verso altre destinazioni. Siamo diventati il serbatoio della sanità molisana dal quale poter attingere liberamente in termini di macchinari, professionalità..e pazienza. In questo anno di amministrazione ci siamo confrontati diverse volte su tale argomento con uno spirito collaborativo e fattivo che, credevamo, potesse condurre ai risultati sperati. Purtroppo, però, la realtà è totalmente diversa e può essere riscontrata solo e soltanto attraverso un dialogo con chi quotidianamente garantisce il servizio anche oltre il dovuto. Anche contro ordini superiori. Per questo motivo – conclude Marcovecchio – la invito a venire presso il Caracciolo con estrema urgenza. Non troverà proteste, non troverà slogan o striscioni, ma lavoratori pronti ad un sereno confronto nell’interesse del cittadi