Carenza di personale medico al Pronto Soccorso di Agnone e Isernia, i Nas visitano la struttura altomolisana. Ieri mattina i Carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Campobasso si sono intrattenuti all’ospedale ‘Caracciolo’ con la direttrice sanitaria facente funzione Wilma Sferra. Sotto la lente d’ingrandimento, a quanto pare, i turni che svolgono i pochi camici bianchi rimasti in servizio nei due presidi. Da mesi la mancanza di medici rischia di provocare pesanti disservizi che nelle ultime settimane avrebbero spinto gli stessi a presentare un esposto alle autorità competenti. Insomma, turni massacranti senza godere del meritato riposo o delle ferie alla base dell’azione mossa dai Nas che, intanto, hanno chiesto conto ai responsabili dell’Asrem.
Le notizie che trapelano non sarebbero confortanti soprattutto per il ‘Caracciolo’. Infatti al vaglio la possibilità di chiudere il Pronto soccorso di Agnone per dirottare i medici sul ‘Veneziale’. Il tutto accadrebbe alla vigilia di due mesi, luglio e agosto, dove in alto Molise i residenti raddoppiano con il rientro di emigranti sparsi in Italia e nel mondo. Se a ciò si somma il flusso turistico che già fa registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive del territorio, l’ipotesi di chiusura del Pronto soccorso del ‘Caracciolo’ sarebbe una vera e propria iattura. L’invio di medici militari resta la soluzione migliore da perseguire senza perdere altro tempo. E’ quanto ha chiesto il M5S durante la seduta del Consiglio regionale di ieri senza però ricevere alcuna risposta da parte della maggioranza Toma. Nelle prossime 24 ore se ne saprà di più.
Nel frattempo su facebook il sindaco Daniele Saia annuncia che a partire dal 1° di luglio arriverà un nuovo infermiere nel reparto di Dialisi che, al pari del personale presente, assicurerà la continuità del servizio anche ai dializzati che intendono trascorrere le vacanze estive ad Agnone e nei comuni limitrofi.