CELENZA SUL TRIGNO – Al centro del paese, là dove Piazza del Popolo e Corso Umberto I si congiungono, i sostenitori della lista “Uniti si rinasce” hanno inaugurato l’apertura delle sede di incontri e di elaborazione di idee a sostegno dell’amministrazione Di Laudo.
C’era il pienone, come avviene in occasioni importanti, con tutti i consiglieri di maggioranza presenti. Il classico taglio del nastro naturalmente al sindaco Walter Di Laudo.
L’evento — siamo al pomeriggio del 29 ottobre — è caduto all’indomani del consiglio comunale nel corso del quale il sindaco ha dato la notizia sperata, attesa e forse inaspettata in quell’ora: il servizio di continuità assistenziale, cioè la guardia medica, come tutti preferiscono chiamare, rimarrà a Celenza.
Un successo politico di portata straordinaria per l’amministrazione. Questo ha voluto ricordare Di Laudo nel suo intervento inaugurale della sede del gruppo sostenitore. La carta vincente? Molto semplice: il dialogo, l’accordo con i sindaci dei comuni interessati: Carpineto, Carunchio, Castelguidone, San Giovanni Lipioni, Torrebruna. Di fronte a un documento frutto di accordo tra sindaci, la ASL e l’Assessorato regionale alla sanità non hanno fatto altro che compiacersi. In fondo quel documento corrisponde al loro progetto di servizio sanitario territoriale. Certo il sindaco Di Laudo ha rimarcato l’enorme fatica perché non è stato facile. Ma quando si dialoga e in un clima di rispetto e di comprensione delle ragioni di chi sta accanto, le soluzioni arrivano.
Si coglie un clima di soddisfazione nel paese, ma soprattutto rendono palese il loro entusiasmo i sostenitori del sindaco Di Laudo.
Nell’augurare buon lavoro ai sostenitori e promettendo frequenti incontri per continui fruttiferi confronti, Di Laudo ha rimarcato l’efficacia del metodo messo in pratica: la collegialità delle decisioni tra i suoi consiglieri e la responsabilizzazione. E continua a raccomandare il mantenimento, già evidente e forte, dell’unità del gruppo.
Questi due punti, dialogo e unità, hanno assicurato finora il successo.
Rodrigo Cieri