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  • Cinghiali, Copagri: «Bene le ordinanze dei sindaci, ma serve concretezza dalla Regione»

     

    Cinghiali, Copagri torna a chiedere un tavolo tecnico con la Regione.

    Di seguito la lettere scritta dal presidente regionale Copagri, Camillo D’Amico, indirizzata al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e all’assessore regionale alla Caccia e alle Politiche agricole, Dino Pepe.

    Egregio signor PRESIDENTE ed ASSESSORE alle politiche agricole,damico,olivieri,recchia
    l’iniziativa assunta ieri da ben 43 Sindaci delle provincia di Chieti di emettere altrettante ordinanze per consentire l’abbattimento dei cinghiali è l’ultima ed estrema denuncia che si eleva dal territorio perché si pongano in essere azioni plurali e concrete atte a ridurre drasticamente il numero di questi ungulati ma anche ad attivare durature politiche venatorie ed ambientali che riportino il loro numero ad un livello fisiologico.prefetto-cinghiale
    Riteniamo coerente, giusta e necessaria l’azione intrapresa dai Sindaci del Chietino. Questa iniziativa presto potrebbe trovare nuove ed importanti adesioni non solo nel territorio teatino ma anche in altre parti della regione; del resto sono loro che rappresentano il primo front office istituzionale all’ormai desolato cittadino che, di fronte ad un problema diventato vera e propria emergenza sociale, non ha sinora riscontrato concretezza e risposte adeguate.
    La situazione generale, dopo il venir meno dell’importante ruolo svolto dalle Province, è peggiorata perché non ravvisiamo concreti raccordi tra la regione, che ha riassunto a sé le funzioni, e gli Ambiti Territoriali di Caccia (A.T.C.) cui spetterebbe una maggiore azione di pianificazione.cinghiale-carica
    Tutto questo avviene nell’ombra di un Piano Faunistico Regionale ormai obsoleto e superato nei suoi contenuti ed una legge sulla caccia che andrebbe aggiornata ed adeguata alla nuova situazione istituzionale e di funzioni che si è generata dove, a nostro sommesso avviso, l’agricoltura, quale primario settore economico e produttivo dovrebbe avere il giusto riconoscimento per ruolo ed importanza.
    Chiaramente in questa fase va affrontata in maniera decisa l’emergenza.
    Per questa ragione, come più volte fatto nel passato formalmente e per vie brevi, torniamo a chiedere l’immediata istituzione di un tavolo tecnico – istituzionale con la presenza di tutti gli attori della filiera per mettere a fuoco, anche in maniera plurale, iniziative concrete e condivise che segnino una decisa inversione di tendenza rispetto a quanto insufficientemente si è fatto sinora.
    A nostro avviso solo così facendo non solo si metteranno insieme le idee e le strategie migliori ma nessuno potrà poi chiamarsi strumentalmente fuori in questa impari lotta che quotidianamente avviene nel territorio.
    Certo di un tempestivo riscontro, con l’immutata stima di sempre, Vi porgo i più vivi e cordiali saluti.

    Il Presidente Regionale
    (Agr. Camillo D’AMICO)

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