«L’Abruzzo possiede già gli strumenti che la Regione Toscana ha messo in campo con la nuova legge obiettivo sulla gestione degli ungulati. Continuiamo a lavorare per migliorare e perfezionare i regolamenti vigenti confrontandoci con il Ministero e con i colleghi delle altre Regioni, in particolare con l’Assessore Remaschi».
Sono parole dell’assessore regionale alla Caccia, Dino Pepe, in replica alle domande fatte pubblicamente dall’Eco.
La legge approvata dalla Regione Toscana prevede la suddivisione del territorio in aree vocate e non vocate e in quest’ultime è previsto il prolungamento della caccia di selezione con il parere dell’ISPRA.
«La regione Abruzzo è andata ben oltre, – prosegue l’assessore Pepe – con il calendario venatorio 2015-2016, è stata prolungata la caccia di selezione nel mese di gennaio e nel prossimo anno pensiamo di prolungarla ulteriormente e non solo nelle aree vocate ma su tutto il territorio regionale venabile. Non solo, il regolamento regionale prevede già la suddivisione del territorio in aree vocate e non vocate per il cinghiale e la predisposizione da parte delle Province del piano quinquennale di gestione. Strumenti questi, che la regione Toscana ha dovuto normare oggi con una legge. La regione Toscana da anni ha le zone assegnate e la caccia si svolgeva esclusivamente in braccata senza avere la possibilità di esercitare la caccia di selezione. Anche per questo è stato necessario cambiare la Legge Regionale».
«Le politiche attuate dalla nostra Giunta, sulla gestione degli ungulati – aggiunge Pepe – stanno avendo effetti positivi su tutto il territorio regionale. Basti analizzare i dati della provincia di Teramo, di Pescara e dell’ATC Chietino Lancianese dove i danni sono diminuiti anche del 40% rispetto gli anni precedenti. Ricordo che grazie all’attività di controllo è possibile abbattere il cinghiale durante tutto l’anno, su richiesta degli agricoltori. Continueremo a confrontarci col Ministero, con la Toscana e con le altre regioni per migliorare e condividere gli strumenti che abbiamo predisposto negli ultimi 18 mesi. Nel mese di febbraio – conclude l’assessore – convocheremo le Province, le Prefetture e i Parchi e le associazioni degli agricoltori per fare il punto della situazione e per coordinare gli interventi sul cinghiale, su tutto il territorio regionale. Inoltre per la gestione degli ungulati, stiamo predisponendo una nuova proposta di legge per migliorare il contesto normativo regionale, insieme al coordinatore della maggioranza Camillo D’Alessandro, al Capogruppo Sandro Mariani, al Presidente della 3° commissione Lorenzo Berardinetti e all’Assessore Donato Di Matteo».
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