AGNONE – Che i 5 stelle mi siano simpatici, molto simpatici, non è certo una novità. Lo si capisce chiaramente da quello che scrivo. E proprio per questo, perché in qualche modo sono vicino al movimento, non posso permettermi il lusso di far finta di niente. Ne va della mia credibilità come commentatore politico locale (ammesso che lo sia davvero, ma questo lo giudicheranno i lettori, ndr).
La notizia è ormai ufficiale: il Movimento 5 Stelle, attivissimo ad Agnone e in Molise in generale, non avrà una sua lista di riferimento alle prossime elezioni comunali.
Si eleggono il sindaco e il consiglio comunale di Agnone, la “capitale” dell’Alto Molise e dell’Antico Sannio e il M5S non presenta una lista.
Gli amici pentastellati mi perdoneranno, ma non può essere una cosa del genere. Il movimento agnonese, gli attivisti, avevano l’obbligo morale e civico, politico, di presentare uno straccio di lista. Per una forma di rispetto nei confronti dei tanti elettori che l’ultima volta, alle regionali del 2013, hanno messo la loro crocetta sul simbolo del movimento, credendo in un nuova forma di politica, in una nuova dimensione della partecipazione politica, credendo in un sogno, in un progetto, dando il proprio contributo alla rivoluzione targata M5S.
Percentuali a due cifre, il 20,30 per cento a quelle regionali. Cinquecento voti e ora? Un consenso disperso, buttato alle ortiche o a puttane se preferite qualche tono più colorito tipico del mio scrivere ruvido.
L’analisi, impietosa, è questa: nonostante l’ottimo risultato ottenuto alle ultime regionali, non un secolo fa ma solo tre anni fa, il movimento non è riusco a trovare quattro gatti per comporre uno straccio di lista.
Quel consenso è stato non solo ignorato, ma anche disperso, dilapidato. Un affronto agli elettori. Una cazzata politicamente.
La giustificazione che danno gli attivisti, contattati sia pure in maniera informale, è questa, incredibile: «Abbiamo avuto difficoltà a trovare candidati, nessuno vuole metterci la faccia, nessuno vuole esporsi, hanno paura…».
Hanno paura? Non si trovano candidati? Nessuno vuole esporsi? Ma stiamo parlando di Corleone o di Agnone?
Ma santa pazienza, un movimento organizzato sul territorio, con decine di attivisti, non riesce a trovare un pugno di uomini e donne da spacciare come candidati alle amministrative?
Non è credibile, per cortesia, non raccontate pagliacciate agli agnonesi. Spieghino, pubblicamente, su queste colonne, quali sono i motivi reali che hanno portato alla diserzione. L’Eco è a completa disposizione. Siate chiari però, non fate i politici, non fate come tutti gli altri.
Se non si trovano candidati, ammesso che sia vera questa sciocchezza stellare, si candidano gli attivisti, almeno quelli le palle per candidarsi dovrebbero averle. Anzi, ormai dovrebbero averle avute…
Avranno pure cinque stelle, ma non hanno le palle. Questo è.
Francesco Bottone
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