Tamponi per il corpo docente all’istituto scolastico “D’Agnillo” in seguito al caso di positività di un alunno frequentante il liceo scientifico. Sono gli sviluppi del caso di Covid19 registrato presso l’istituto scolastico dell’Alto Molise, di cui si è avuta notizia nelle ultime ore. «Il ragazzo non andava a scuola già da dieci giorni, – spiegano dal Municipio di Agnone, dove stanno monitorando costantemente gli sviluppi della vicenda a stretto contatto con la Regione e l’Asrem – quindi si riduce la finestra temporale da tenere in considerazione per eventuali tamponi. Ovviamente saranno sottoposti a tampone i docenti di quella classe. Sono stati già tracciati e contattati i famigliari della persona positiva e la situazione è seguita passo passo dalle autorità sanitarie. Da parte nostra massima collaborazione per quel che ci compete».
La dirigente dell’istituto, Tonina Camperchioli, sulla stessa lunghezza d’onda, si mostra cautamente ottimista: «Abbiamo attivato tutti i protocolli previsti e abbiamo la sensazione che il caso sia circoscritto, anche perché l’alunno non frequentava già da diversi giorni. Al di là di queste questioni che attengono in particolare le autorità sanitarie, per quel che ci riguarda abbiamo sospeso le lezioni in presenza immediatamente e attivato quelle a distanza, proprio in via precauzionale e al fine di scongiurare qualsiasi possibilità di contagio. Quindi alunni e docenti stanno lavorando, già da subito, in modalità telematica, a distanza, ciascuno presso il proprio domicilio. Siamo organizzati ad ogni evenienza, non abbiamo perso tempo, ci sono protocolli previsti per ogni evenienza».
In merito al tracciamento e alla ricostruzione della cosiddetta catena dei contatti la preside aggiunge: «Abbiamo già inoltrato alle autorità sanitarie tutti gli elenchi dei docenti e degli alunni potenzialmente venuti a contatto con la persona risultata positiva, ma ripeto, lo studente non frequentava già da dieci giorni. Non posso dire nulla in merito a quando potremo tornare in aula in presenza, ci sono protocolli anche per questo e comunque sono disposizioni che attengono dalle autorità sanitarie».