Un incendio in cucina che ha interessato la cappa di aspirazione. Una intossicazione da fumo, sarebbe questo il motivo per il quale ha perso la vita un medico in pensione di Schiavi di Abruzzo.
L’allarme è stato lanciato dallo stesso medico intorno alle ore 18. L’uomo, un 75enne, ha chiamato una donna del posto che abitualmente fa le pulizie in casa per informarla che c’era stato un principio di incendio in cucina, ormai estinto dallo stesso, e che dunque bisognava ripulire il locale.
L’uomo avrebbe assicurato di aver aperto tutte le finestre in modo da far uscire il fumo sprigionatosi dalla combustione della cappa di aspirazione. Quando alcuni amici dell’uomo sono arrivati in casa lo hanno trovato riverso a terra privo di conoscenza, ma al piano superiore, non in quello della cucina. Presumibilmente l’uomo era andato nei piani superiori per poter telefonare e dare l’allarme. Uno dei primi ad intervenire racconta di aver tastato il polso e la giugulare del medico e di aver allertato subito un altro medico del paese. Sul posto è intervenuta anche l’ambulanza del 118 da Castiglione Messer Marino, ma nonostante i tentativi di rianimazione per il 75enne non c’è stato nulla da fare.
Dalle prime ricostruzioni pare che la cucina sia stata interessata da un incendio. Saltato anche l’impianto elettrico. Anneriti i mobili e divelte dal muro alcune mattonelle, il ché fa presupporre una sorta di esplosione, sia pur minima, dovuta alla combustione. L’ipotesi più credibile è che l’uomo abbia avuto un malore, presumibilmente un infarto, in seguito allo spavento per l’incendio.
Per gli accertamenti e i rilievi del caso sono intervenute due pattuglie dei Carabinieri al comando del maresciallo Walter Scampamorte, comandante della locale stazione. Il magistrato di turno, il dottor Pecoraro, ha dato il nulla osta e ha riconsegnato la salma alle cure dei parenti. L’uomo, molto stimato e conosciuto in paese, già consigliere comunale, e a Montazzoli dove per anni ha svolto la professione medica, non era sposato e viveva solo in casa.