Da una parte il Governatore dell’Abruzzo D’Alfonso, cosciente del fatto che tutto sta cambiando, scopre l’esistenza di una norma costituzionale che consente la costituzione di Organi Comuni alle Regioni per il coordinamento e la gestione di problemi interregionali; di conseguenza, sollecita il collega Frattura, Governatore del Molise, ad incontrarlo per verificare la fattibilità e la volontà politica di procedere in tal senso.
Dall’altra, semplici cittadini, come il concittadino Gaetano Longo, si premurano di scendere in campo, direttamente, per spronare la popolazione ad assumere atteggiamenti più costruttivi e partecipativi della cosa pubblica.
Sono dimostrazione del fatto che quanto sta avvenendo a livello nazionale inizia ad incidere anche sul nostro livello locale. E questo avviene perché non siamo più in presenza di previsioni o ipotesi di studio, come quelle avanzate da anni dal movimento Almosava-Altosannio, ma perché quelle previsioni stanno concretizzandosi con chiarezza e semplicità. I tanti san tommaso non possono più girar la testa da un’altra parte.
Infatti:
Dal lato della Finanza, è oramai corrente e facilamente comprensibile la nuova terminologia internazionale “Spending Review” che, tradotta in volgare, vuol significare che la “festa è finita”, “i trasferimenti dello Stato a babbo morto sono finiti”, “la solidarietà sempre e comunque è finita”.
Dal lato dell’Ordinamento dello Stato, si assiste, come previsto da tempo, a un crescendo di attività rivolte al suo Riordino: Si sta passando da 6 livelli di gestione amministrativa e politica, quali: 1.lo Stato, 2.le Regioni, 3.Le Province, 4.le Comunità Montane, 5.i Comuni, 6.i Municipi (dentro le grandi città); a 3 livelli di gestione amministrativa e politica, quali: 1) Lo Stato, 2) Le Regioni o Macroregioni e 3) Aree Metropolitane o Unione di Comuni. E, infatti, si moltiplicano le Unioni di Comuni; le Aree Metropolitane stanno iniziando ad assumere i loro contorni; Le Province, seppur ancora in piedi con le elezioni di secondo livello, sono sotto la ghigliottina della revisione della Costituzione che le cancellerà del tutto; Le Comunità Montane sono state liquidate o sono il liquidazione.
Infine non viene più preso sottogamba uno studio molto approfondito che è stato prodotto, ad inizio dell’anno in corso, dalla Società Geografica Italiana in collaborazione con Caire Urbanistica ed EuPolis (Politecnico e Università di Torino), sotto l’egida del Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie.
In esso, il territorio circostante Castel di Sangro, identificabile con l’AltoMoliseSangroVastese, viene considerato, a tutti gli effetti, una Comunità, per interconnessione storica, sociale, ambientale, economica, culturale, mentre parte della Provincia di Isernia viene assimilata, per gli stessi motivi, ad altra Comunità, la Ciociaria.
Ce n’è abbastanza per dire che, oggi come oggi, gli Amministari Locali hanno tutti gli elementi necessari per superare campanilismi e divergenze varie. Sarebbe delittuoso non procedere in termini partecipativi per eliminare, una volta per tutte, confini che anacronisticamente 50 anni fa smembrarono il nostro territorio dell’Altosannio.