A Trivento, il rischio di soppressione della diocesi ha spinto i fedeli ad avviare una raccolta firme per inviare una lettera a Papa Francesco. Oggi, 23 dicembre 2024, al Centro Polifunzionale comunale si discuterà e firmerà la bozza del documento.
La missiva sottolinea l’importanza storica e sociale della diocesi, che comprende 58 parrocchie sparse su territori montani di Molise e Abruzzo, e rivendica il ruolo essenziale della Chiesa locale per contrastare disoccupazione, spopolamento e isolamento. I firmatari temono che la mancata nomina di un nuovo vescovo, dopo la partenza di Claudio Palumbo, possa portare alla chiusura o all’accorpamento della diocesi, con gravi ripercussioni per la comunità.
La lettera evidenzia anche i contributi della diocesi, come una Caritas attiva, iniziative culturali, una scuola di teologia per laici, e il Progetto Culturale CEI, a sostegno del dialogo tra Chiesa e società civile. Particolare risalto viene dato al ruolo storico della Chiesa triventina, che ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile per la popolazione nei momenti più difficili, offrendo sostegno morale, spirituale e pratico.
I fedeli temono che l’eventuale smembramento disperderebbe un prezioso patrimonio di spiritualità, solidarietà e promozione sociale. Nella lettera si sottolinea l’importanza di una presenza pastorale stabile per mantenere viva la connessione con i bisogni delle comunità, soprattutto in un contesto dove le infrastrutture e i servizi sono ancora carenti.
I firmatari, che si dichiarano pronti a incontrare Papa Francesco, auspicano che la Chiesa, fedele alla sua missione di vicinanza agli ultimi, scelga di mantenere viva la diocesi con un vescovo dedicato, capace di guidare questa popolazione fragile ma profondamente radicata nei valori della fede e della solidarietà.