AGNONE – Una serata per salutare la brillante stagione appena terminata e che resterà negli annali dell’Olympia Agnonese, mai così in alto in cinquant’anni di storia. E’ quella che si è tenuta ieri sera per volontà del vice presidente Dominique Marcovecchio nel ristorante “La Locanda” ad Agnone. Alla presenza dei massimi vertici societari, tecnici e giocatori hanno riavvolto il film del campionato che ha portato i granata a disputare la finalissima playoff davanti a circa quattromila spettatori in quel di Pesaro. Non potevano mancare i ringraziamenti da parte del presidente Franco Marcovecchio, in modo particolare, a chi ha lavorato con sacrificio e in silenzio dietro le quinte.
“Agnone – ha esordito il numero uno seduto accanto al patron Nicola Bucci – ha bisogno che questo fenomeno sportivo e sociale continui. IL calcio in alto Molise, e questa non è retorica, oltre l’aspetto sportivo, ha dimostrato di essere un veicolo aggregante, di promozione territoriale, capace di muovere un’economia ormai stagnante”.
Negli occhi ancora le scene di giubilo al gol di Cassese al “Tonino Benelli” che hanno consacrato definitivamente il club di viale Castelnuovo nell’elite del calcio di serie D. Così tra un primo di cacio e pepe e un secondo di filetto, entrambi bagnati da un ottimo vino, si è passati ai nuovi propositi che hanno infiammato la sala. A scaldare con cori e canti i presenti, le parole di Dominique Marcovecchio rientrato da Parigi appositamente per salutare squadra e dirigenza. Il manager francese ha lanciato messaggi inequivocabili su cui poter lavorare per la prossima stagione.
Indispensabile, ancora una volta, lo sforzo di tutti e soprattutto di un’intera comunità che si è stretta appassionatamente intorno la propria squadra di calcio. L’ultima dimostrazione è data dal manifesto fatto affiggere sulle cantonate cittadine dai tifosi che hanno inteso pubblicamente ringraziare società e giocatori per i risultati conquistati sul campo. Un gesto tutt’altro che scontato e contempo molto apprezzato dai diretti interessati.
E allora via con coppe di champagne arrivate rigorosamente da oltralpe. A spingere sull’acceleratore dell’entusiasmo il team manager Candido Ciccorelli e il direttore generale Giuseppe Di Pietro. In un brodo di giuggiole il responsabile del settore giovanile Fernando Sica chiamato con i “suoi” allievi, laureatisi campioni regionali, a disputare le fasi nazionali. Scatenato il preparatore dei portieri Antonio Di Pasquo il più osannato dai giocatori insieme al diesse Nicola D’Ottavio. Applauditi i dirigenti Iacovone, Porfilio, Marinelli, Di Ciocco, Leonelli, Amicarelli, i tecnici Antonio Orlando e Candido Bucci.
La favola dell’Agnonese può continuare…. Presupposto fondamentale: il rifacimento dello stadio “Civitelle”.