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  • Dosi di cocaina pronte allo spaccio, albanesi senza fissa dimora finiscono in manette

    Da pochi giorni avevano affittato una stanza presso un B&B posto alla periferia della città de L’Aquila, luogo ritenuto evidentemente sicuro per smistare gli ordinativi di cocaina in parte ritrovata nella disponibilità di due giovani albanesi senza fissa dimora. I piani, studiati dai presunti spacciatori itineranti, sono però saltati grazie all’intervento dei carabinieri delle stazioni di Sassa, Lucoli e Montereale entrati in azione insieme ai colleghi della sezione operativa della compagnia. È così che, lo scorso fine settimana, è scattato l’arresto a carico dei due giovani ritenuti responsabili di detenzione e spaccio in concorso di sostanze stupefacenti.

    Il fermo è arrivato all’esito di un breve periodo di controllo e pedinamento dei sospettati, in cui i militari sono riusciti a recuperare e sequestrare alcune dosi spacciate a clienti occasionali incontrati lungo le vie cittadine delle frazioni di Sassa, Preturo e Coppito. Gli stessi sospettati, per muoversi rapidamente nelle zone di spaccio e per dare nell’occhio, sfruttavano una comunissima autovettura presa a noleggio.

    Al termine dell’operazione di polizia giudiziaria, perfezionata con la perquisizione veicolare, personale e locale nei confronti degli arrestati, sono state rinvenute e sequestrate circa venti singole dosi di cocaina per complessivi 10 grammi. Sottoposta a sequestro anche la somma contante di poco più di 5mila euro, ritenuta il provento della vendita dello stupefacente manipolato.               

    Il p.m. in turno alla procura della Repubblica dell’Aquila, una volta ricevuti gli atti trasmessi dai carabinieri, ha chiesto la validazione degli arresti al gip del tribunale che, ratificata la convalidata, ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere.

    Gli accertamenti svolti hanno portato anche alle contestazioni di alcune violazioni amministrative nei confronti di coloro che hanno acquistato droga per un uso personale. Pertanto sono partite le dovute segnalazioni alla prefettura del capoluogo.   

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