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  • E’ di un artista di Castelverrino la prima lapide contro la guerra, sarà installata a Castelguidone

    «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». L’articolo 11 della costituzione repubblicana, spesso citato a sproposito o solo quando fa comodo, è quello che ha ispirato anche Papa Francesco che, davanti al Sacrario di Redipuglia, ha dichiarato al mondo: «La guerra è una follia». La doppia citazione, quella costituzionale e quella del Pontefice regnante, ha ispirato la Caritas diocesana di Trivento che a sua volta ha proposto ai vari sindaci di installare alla base del monumento ai caduti dei Comuni una lapide per dire «no» alla guerra in Ucraina e all’uso della violenza. Una lapide recante appunto le parole di Papa Francesco: «La guerra è una follia. Per tutti i caduti dell’inutile strage, per tutte le vittime della follia della guerra, mai più guerre. Da ogni terra si levi un’inca voce: no alla guerra e alla violenza, sì al dialogo e alla pace». E quale migliore occasione delle celebrazioni del 4 novembre per la posa della lapide?

    E infatti qualche sindaco, o meglio qualche commissario prefettizio, ha raccolto l’appello della Caritas e dato mandato ad un artigiano della pietra di realizzare la lapide. L’artigiano in questione è Ovidio Marzaiuolo di Castelverrino, già noto per aver realizzato, ad esempio, la targa con la quale il Comune di Agnone ha inteso dedicare una strada cittadina al carabinieri Liberantonio Totaro. Suoi anche i lavori e le creazioni che hanno abbellito un angolo panoramico all’ingresso di Pietrabbondate.

    L’artista artigiano di Castelverrino, Ovidio Marzaiuolo

    Questa mattina la lapide realizzata da Marzaiuolo sarà scoperta e inaugurata a Castelguidone che, guarda caso, è un Comune senza sindaco, nel senso che è amministrato da una commissario prefettizio, ed è il paese dove è parroco don Alberto Conti, cioè il direttore della Caritas diocesana di Trivento. In occasione della festa dell’unità nazionale delle Forze armate la comunità di Castelguidone, «fedele alle sue più nobili tradizioni, celebra tale ricorrenza e rende doveroso omaggio ai suoi e a tutti i gloriosi caduti», spiega la commissaria Maria Giovanna Maturo.

    Il programma della giornata prevede il raduno, alle ore 11, il largo Duca degli Abruzzi e subito dopo la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti e la scopertura della lapide con la frase di Papa Francesco «quale atto simbolico, proposto dalla diocesi di Trivento e condiviso dai Comuni, per la promozione della cultura della Pace» continua la commissario Maturo. La lapide sarà benedetta dal parroco alla presenza della commissario prefettizio e della popolazione. Si spera che la cerimonia di Castelguidone contribuisca ad innescare un effetto emulativo e magari altri sindaci, nei prossimi giorni o settimane, aderiranno alla iniziativa della Caritas.

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