Elezioni, big “ripescati” grazie al proporzionale: ci sono anche Minniti e la Boldrini.
Il calcolo per la ripartizione dei seggi alla Camera “salva” chi è stato sconfitto nei collegi uninominali. Tra i grandi nomi figurano Franceschini e Bersani. Il M5s arriva a quota 211 deputati.
Le elezioni politiche hanno assestato un duro colpo al Pd, che nei collegi uninominali ha assistito alla sconfitta di diversi nomi importanti, come quelli di Marco Minniti a Pesaro o di Dario Franceschini a Ferrara. Il computo del proporzionale offre però a svariati big, tra cui Laura Boldrini, la possibilità di tornare in Parlamento. Il conteggio dei seggi della Camera assegnati con il metodo proporzionale ha permesso di assegnare 607 seggi sui 630 disponibili.
Tra i “ripescati” figurano anche il presidente dem Matteo Orfini, il ministro Maurizio Martina il leader di Mdp Pier Luigi Bersani, anche loro sconfitti nelle sfide dei collegi uninominali.
La quota più consistente spetta ovviamente al M5s, primo partito che, grazie al 32,66% dei voti, aggiunge 133 deputati agli 88 raggiunti con il meccanismo uninominale, portandosi a un totale di 221. Segue a ruota il Pd, che in base al 18,7% dei voti raccoglie 86 seggi del proporzionale. Nella coalizione di centrosinistra anche due seggi per Svp, nessuno invece dalla ripartizione proporzionale per +Europa, Civica popolare e Insieme. Il conteggio totale del centrosinistra si ferma a quota 112 deputati.
Per quanto riguarda il centrodestra, la Lega conquista 73 seggi grazie al 17,37% delle preferenze, mentre Forza Italia, con il 14,01% dei voti, si aggiudica 59 seggi. Fratelli d’Italia ne conquista invece 19 (4,35% dei voti). Sommandoli ai risultati uninominali, la quota del centrodestra ammonterà dunque a 260 deputati.