Quelli che secondo il vicesindaco di Agnone, Maurizio Cacciavillani, erano solo «gossip e pettegolezzi vari» scritti dal “solito” Bottone, in realtà sono circostanze confermate nero su bianco dal sindaco di Capracotta, Antonio Monaco. Ancora una volta, dunque, il prode Cacciavillani, viene smentito pubblicamente. Delle due l’una: o è bugiardo Monaco, oppure lo è Cacciavillani. Non ci sono alternative. L’Eco invita i due esponenti politici della sinistra altomolisana ad un pubblico confronto per affrontare e chiarire, una volta per tutte, le vicende che hanno portato al ritiro della candidatura di Monaco dalla carica di presidente della Provincia di Isernia. Chi dei due accetterà? Fatecelo sapere.
E mentre nel centrosinistra “sciacquano i panni”nel Verrino, il centrodestra osserva e giudica. Ed è il consigliere comunale di Agnone, Lorenzo Marcovecchio, a commentare criticamente l’atteggiamento tenuto dagli amministratori agnonesi.
«Il prossimo 12 ottobre – scrive Lorenzo Marcovecchio – gli amministratori saranno chiamati ad eleggere il rinnovo del consiglio provinciale di Isernia. Premesso che questa è una legge assurda che ancora una volta esclude i cittadini e li priva di un loro sacrosanto diritto, voglio spiegarvi il perché delle scelte operate dalla minoranza agnonese. Come qualcuno di voi saprà il candidato delle minoranze è stato individuato nella figura del dott. Gelsomino De Vita. Abbiamo abbandonato personalismi e posizioni politiche per far si che fosse quantomeno probabile l’elezione di un rappresentante alto molisano. Nell’operare questa scelta abbiamo tenuto conto anche della disponibilità dei vari sindaci ed amministratori del territorio che hanno condiviso le nostre posizioni. Sinceramente ci saremmo aspettati un discorso analogo anche da parte della maggioranza (di centrosinistra, ndr) che, di concerto con gli altri comuni, aveva tutti i numeri per far eleggere due rappresentanti dell’Alto Molise. Purtroppo, da quello che leggiamo oggi sui giornali, ciò non avverrà a seguito (pare) di un “patto” siglato con i Comuni di Isernia e Frosolone. Non è mia intenzione entrare nel merito delle scelte altrui, ognuno opera secondo la propria coscienza per il bene (o almeno così dovrebbe essere) della propria comunità. Avere tre rappresentanti dell’Alto Molise, però, avrebbe significato avere una incidenza maggiore ed una tutela delle nostre aree particolarmente disagiate in determinati periodi dell’anno. Credo, infatti, che a Frosolone o ad Isernia poco ne sappiano dei disagi invernali che vive chi sta a Capracotta o a Pescopennataro. Spero di sbagliarmi ma credo si sia persa, ancora una volta, una buona occasione».