«Troppi si sono arricchiti per troppo tempo con il business dei clandestini. Con il DecretoSalvini per i “finti buoni” dell’accoglienza la pacchia è finita. A sinistra si agitano e protestano? Buon segno. Abbiamo solo cominciato a rimediare al disastro causato al Paese dai loro governi».
E’ il post lanciato in rete dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Ieri il “suo” decreto sicurezza ha passato l’esame dell’aula e a breve diventerà legge dello Stato. Tra gli effetti del decreto una stretta sugli Sprar: potranno accedervi solo i titolari di protezione internazionale e minori non accompagnati. Chi è già nel sistema vi rimarrà fino alla conclusione dei progetti. Ma nuovi limiti vengono imposti sui permessi: si abroga il permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituito da “permessi speciali” temporanei, con sei fattispecie previste: motivi di salute di particolare gravità; calamità nel paese d’origine; atti di valore civile; vittime di tratta; violenza domestica e grave sfruttamento. Aumenta, inoltre, il numero dei reati per i quali è prevista la revoca del permesso e della protezione internazionale: violenza sessuale, lesioni gravi, rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato, traffico di droga e il furto in abitazione, anche non aggravato. Infine si procederà all’esame immediato della domanda di protezione internazionale per i richiedenti asilo che hanno in corso un procedimento penale per un reato che in caso di condanna definitiva comporterebbe il diniego della protezione. L’esame scatta per chi ha già una condanna anche non definitiva. In caso di diniego il richiedente deve lasciare l’Italia.
Insomma, maglie più strette per arrivare in Italia ed essere accettati come richiedenti asilo e soprattutto espulsioni più facili. Finisce qui il business dei migranti. E a breve, dunque, chiuderanno i centri di accoglienza spuntati come funghi in Alto Vastese e in Alto Molise. Perché se il gioco non vale più la candela gli imprenditori dell’accoglienza a pagamento molleranno tutto. Perché il loro intento, sin dall’inizio, non era sicuramente quello di accogliere i migranti, ma semplicemente quello di fare soldi a palate, soldi facili, soldi sicuri, perché senza rischio di impresa. Centinaia di operatori resteranno senza un lavoro, ma questo non è un problema per gli imprenditori dell’accoglienza, perché loro sono solidali solo con i soldi degli altri.