• In evidenza
  • Frana in contrada Guastra, i residenti: “Ci rivolgeremo alla magistratura”

    AGNONE. Prima di rivolgerci alla magistratura ordinaria chiediamo al Comune di Agnone di intervenire per ripristinare il tratto di strada che collega la contrada Guastra con l’ex statale 86, nel gennaio 2013 interessato da un imponente movimento franoso. E’ quanto chiedono tramite www.ecoaltomolise.net i residenti della contrada Guastra all’amministrazione guidata da Michele Carosella.
    DSCF1392A dire il vero le opere di consolidamento del tratto – ci spiegano dall’ufficio tecnico del Comune di Agnone – sono a carico della ditta Pep (Produzione elettricità pulita) di Montegiorgio, nelle Marche, che gestisce la centrale idroelettrica del Verrino. Lavori che sarebbero dovuti partire nella primavera di quest’anno – tengono a precisare da palazzo Verdi – ma che ad oggi non hanno visto ancora la luce. A riguardo il 31 luglio scorso, il sindaco di Agnone con una missiva ha sollecitato la ditta a realizzare le opere di consolidamento del tratto viario. A distanza di oltre un mese, precisamente il 3 settembre, la Pep ha replicato dicendo di attendere ancora la perizia della compagnia assicurativa. Ritardi, che a detta dei residenti di Guastra, non sono più tollerabili soprattutto in virtù delle due attività commerciali presenti nella località. Si tratta di una falegnameria e un B&B, il “Casale La Sorgente”, che all’indomani del movimento franoso e di conseguenza all’interdizione del traffico, hanno registrato mancati introiti. Addirittura, il titolare della falegnameria ha deciso di chiudere l’esercizio adducendo pesanti responsabilità alla chiusura del tratto stradale. In più va detto che in località Guastra vive un disabile allettato che necessità di cure quotidiane. Attualmente l’unico accesso regolarmente consentito per arrivare alle abitazioni è quello del versante di Capracotta che tuttavia comporta un dispendio di tempo e risorse economiche non indifferenti. Infine da registrare come la ditta Pep non ha presentato neppure un progetto preliminare in merito alle opere da realizzare. A questo punto i residenti minacciano di rivolgersi alla magistratura.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.