(ANSA) – CAMPOBASSO – “Per fare tutto quell’ambaradan infinito che c’era fuori dalla chiesa sono arrivati da Venafro”.
Il parroco della parrocchia di Roma, che ha celebrato i funerali del boss Vittorio Casamonica, intervistato da Sky Rg 24, mette in evidenza così i legami tra il clan romano e il Molise. I contatti in particolare riguardano alcune famiglie che vivono a Venafro: le cronache locali degli ultimi anni hanno spesso riferito di spacciatori arrestati nel venafrano e che avevano legami con il clan.
A STORIA – Vittorio Casamonica, 65 anni, uno dei maggiorenti dell’omonimo clan che viene ritenuto responsabile di attività illecite come usura, racket e traffico di stupefacenti nell’area sud est della città, è stato omaggiato con una carrozza antica trainata da sei cavalli neri, petali di rose lanciati da un elicottero, manifesti e note del film “Il padrino”al termine del rito religioso celebrato nella Basilica di San Giovanni Bosco a Cinecittà. Il feretro era arrivato su una carrozza nera con bassorilievi dorati. Ad accoglierlo, all’ esterno, un’orchestra che ha suonato la canzone del celebre film di Francis Ford Coppola interpretato da Marlon Brando. Sulla bara un’immagine di padre Pio.