AGNONE – Pubblichiamo, di seguito, una nota del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, l’agnonese Andrea Greco, in merito alla nascita del nuovo governo insieme al Pd.
Ho aspettato tanto per dire ciò che penso, ma è giusto che ora lo faccia senza filtri e con la consueta onestà intellettuale. Mai avrei pensato nella mia vita che il MoVimento 5 Stelle avrebbe stretto accordi con la Lega, men che meno con il Partito Democratico. La spocchia senza limiti di troppi degli esponenti dem è per me qualcosa di terribilmente insopportabile, soprattutto considerando i disastri generati negli ultimi 5 anni di governo. Ma nemmeno ho mai pensato che il MoVimento abbandonasse i cittadini nel guado. E tra i disastri generati c’è una legge elettorale che non lascia scampo: per vincere serve più del 40 per cento. Scritta e voluta proprio per arginarci, per frenare l’onda di cambiamento che stava per abbattersi nel 2018. Il consenso raggiunto alle scorse elezioni per il MoVimento è stato immane, ma non così grande da permetterci di governare da soli, per cui abbiamo fatto quello che avevamo ampiamente annunciato e promesso: far valere quel 33 per cento in Parlamento senza alcun argine ideologico, per la formazione di due governi consecutivi guidati dal professor Giuseppe Conte. È chiaro ed evidente che per pulire un mulino bisogna imbrattarsi di farina, altrimenti il rischio è quello di rimanere tagliati fuori dai processi decisionali e di conseguenza umiliare i milioni di cittadini che ci hanno voluto nelle istituzioni. Il primo tentativo è naufragato al Papeete, mentre si stavano facendo riforme importanti, per colpa di Salvini che voleva evidentemente andare al governo da solo. Il secondo nasce da un’alleanza inaspettata e inimmaginabile solo 15 mesi fa. Nasce per portare a termine quanto di buono si era iniziato e per cercare di fare molto di più per i cittadini, senza l’illusione di nuove elezioni che al limite ci avrebbero riportato al punto di partenza. Certo, per portare a termine i radicali cambiamenti avviati da Toninelli e Grillo, rispettivamente nei Trasporti e nella Sanità, mi sarei aspettato che quei due fondamentali ministeri restassero sotto la nostra gestione. Ma così non è stato e io voglio essere chiaro sin da subito: non farò sconti a nessuno e andrò avanti con le mie battaglie e con le promesse fatte ai molisani, le stesse per le quali ci battiamo sul territorio da anni. Ora cosa dobbiamo fare? Ora non dobbiamo perdere la nostra identità e se c’è da costruire si costruisce insieme, se c’è da opporsi dobbiamo opporci senza problemi. Dobbiamo avere il coraggio di pretendere da Pd e Leu quelle cose che i cittadini stanno aspettando da anni e che sono ad un passo dall’essere realizzate. Sgombriamo il campo da equivoci: come non mi fidavo ieri del Pd non mi fido oggi, e quello che ho sempre pensato del Pd lo penso anche oggi. Nessuna giravolta, nessun cambio di bandiera e nessun tradimento. Mi fido però del MoVimento 5 Stelle e mi fido di quello che la nostra squadra di Ministri potrà realizzare oltre alla straordinaria opera di controllo nei ministeri. Per quanto mi riguarda vi faccio una promessa: sarò ancora di più al vostro fianco. Non mollerò la presa un secondo e vorrò dalla politica risposte certe per i cittadini che rappresentiamo nelle istituzioni. Inizierò naturalmente dai ministeri della Sanità e dell’Economia che oggi determinano la vita della sanità in Molise. Esigerò le risposte che Pd e Leu devono dare ai cittadini molisani. La prima cosa che voglio chiedere al neo Ministro Roberto Speranza, al quale faccio i miei auguri di buon lavoro, è cosa intende fare in merito alle convenzioni con l’Irccs Neuromed di proprietà dell’eurodeputato Aldo Patriciello. I contratti di accreditamento sono ormai in proroga e devono essere rivisti. Parlo dei contratti che prevedono più budget per pazienti extraregionali che per i regionali, un argomento ampiamente dibattuto e che stavamo affrontando con il Ministro Grillo. Alla rappresentante molisana di Leu in Parlamento, Giuseppina Occhionero, chiederò immediatamente un incontro per farle comprendere a pieno l’anomalia del sistema molisano e le chiederò di incontrare la struttura ministeriale insieme ai commissari per porre immediato rimedio a questa situazione. Il medesimo impegno chiedo alla segretaria del Pd, Micaela Fanelli, sul versante del Ministero dell’Economia. È vero che quei contratti furono redatti in epoca Frattura, ma è altrettanto vero che la supervisione ministeriale può aggiustare il tiro. Vi dico la verità: vista la necessità di aprire il dialogo con altre forze politiche, tutte parte del sistema che abbiamo combattuto e che continuiamo a combattere, pur di dare una stabilità al Paese, accetto questo accordo con fiducia nel MoVimento 5 Stelle, ma lo faccio con grande fatica. Non mi fido del sistema e ora l’unica soluzione rimane quella di lavorare al meglio nei nostri ministeri e di tenere gli occhi aperti sui ministeri del Pd. Quindi non vi chiediamo di fidarvi del sistema, quello va combattuto ora più che mai, ma vi chiediamo di fidarvi di noi. Io non mollerò la presa e sarò sempre dalla vostra parte. I valori non sono cambiati e nemmeno le idee e i programmi. Quelli sono i miei e i nostri fari e per quelli andrò avanti al vostro fianco. Senza fare sconti. A nessuno.