«L’ape è custode delle biodiversità, simbolo di comunità. Potremmo definirla il simbolo dei punti fermi che stanno guidando le scelte e la visione di sviluppo dell’agricoltura del futuro: salvaguardia delle unicità, sostenibilità, lavoro di squadra e quindi organizzazione in filiere agroalimentari».
Sono le parole del ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, nei giorni scorsi in visita istituzionale nel territorio del Fucino, in Abruzzo. «Ho visitato un’azienda apistica che produce mieli rari, alcuni davvero unici, con una lavorazione artigianale e una vendita globale favorita dalle opportunità offerte dal digitale. – ha spiegato il ministro – Un territorio ricco di ortaggi, quello della Marsica, in cui le aziende hanno continuato a produrre in piena pandemia, anche investendo nella formazione dei dipendenti. Ora, soprattutto grazie alle risorse del PNRR, possiamo sostenere gli imprenditori agricoli nella formazione del personale, oltre che negli investimenti in nuove tecnologie. Proprio nella visita in Abruzzo ho visto un esempio di Agricoltura 4.0: attività di semine e trapianti di precisione coadiuvati da macchinari innovativi e mezzi a guida satellitare. La sfida della Nuova Pac sarà proprio la competitività globale resa possibile grazie all’innovazione, salvaguardando le unicità di ogni territorio del nostro Paese».