Questa mattina sul binario 1 della stazione ferroviaria de L’Aquila è giunto il Treno della Memoria, che nel 1921 trasportò la salma di un soldato caduto e non identificato da Aquilea a Roma, dove venne tumulato nel sacello presso l’Altare della Patria con i massimi onori militari. La salma del soldato ignoto scelta da Maria Bergamas tra quelle di 11 caduti italiani non identificati, diventò simbolo di tutti i caduti che, con il loro sacrificio, contribuirono a costruire l’Unità Nazionale e il concetto di Patria.
Le note de “La leggenda del Piave”, eseguita dalla Banda del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, hanno accolto il treno alla presenza delle massime autorità, civili, religiose e militari, Associazioni Combattentistiche e d’Arma, scolaresche e cittadini. Il Comandante del Comando Militare Esercito “Abruzzo e Molise”, Colonnello Marco Iovinelli, ha salutato gli intervenuti ricordando la figura e il valore morale del Milite Ignoto, simbolo di tutti i caduti e sottolineando nel suo intervento che «il doveroso ricordo e tributo d’onore ai Caduti non è l’esaltazione della guerra, causa solo di dolorosi lutti e distruzioni, ma un monito a tutte le giovani generazioni affinché non si ripetano gli errori del passato».
Il Comandante Regionale della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso, nel suo discorso ha ricordato a tutti, specie alle nuove generazioni che il Milite Ignoto è «una storia da far riscoprire soprattutto ai giovani per mantenere vivo il ricordo di tutti i caduti che, con il loro sacrificio, hanno contribuito a costruire l’unità nazionale e il concetto di Patria».
Dopo l’intervento del vice Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, dott. Roberto Santangelo, i presenti hanno avuto possibilità di visitare le carrozze adibite a museo con reperti della I Guerra Mondiale, suscitando vivo interesse nelle scolaresche, le quali hanno avuto la possibilità, oltre che per gli indubbi aspetti d’interesse storico e culturale che essi rivestono, di vivere un’esperienza che suscita sempre forte emozioni e che sicuramente potrà contribuire alla formazione di una coscienza civile ripercorrendo tappe cruciali della storia patria.
Il Treno della Memoria ripartirà questa sera alle 18 per recarsi a Campobasso e per poi proseguire per altri capoluoghi di regione italiani. Il viaggio del treno intende unire idealmente tutta l’Italia e tutti gli italiani, coinvolgendo le diverse generazioni non per celebrare il mito della guerra ma per ricordare il sacrificio di chi oggi, come allora, ha donato la propria vita per il Paese.