Impresentabili, Facciolla ribatte a Di Maio: «Mai stato condannato e non sono indagato».
L’assessore regionale del Molise e candidato al Parlamento replica al candidato premier del Movimento 5 Stelle.
«Luigi Di Maio, in arte Gigino o’ webmaster, mi inserisce insieme a Michele Iorio nella lista degli impresentabili. Capisco che per uno che ha grandi difficoltà a distinguere un congiuntivo da un condizionale sia assai difficile, se non impossibile, conoscere la differenza tra indagato, imputato e condannato. Ed allora, riferisco a Gigino, che il sottoscritto, non è mai stato condannato, non è mai stato imputato e, probabilmente, non è neppure indagato. Nel dicembre del 2017 infatti ho avanzato istanze alle procure di Campobasso e Larino, al fine di conoscere se vi fossero delle iscrizioni a mio carico: la risposta della Procura di Campobasso è stata tempestiva ed ha escluso iscrizioni, quella di Larino non mi viene ancora consegnata nonostante siano trascorsi oltre 2 mesi. In ogni caso, essendo il sottoscritto candidato su un collegio uninominale, invito Gigino o per esso il candidato 5 stelle sul mio collegio, Antonio Federico, che certamente accetteranno, ad un confronto pubblico sui temi nazionali che interessano il Molise, così da evitare scientifiche divagazioni. Da ultimo, voglio sottolineare che tra i candidati del Movimento 5 stelle è difficile trovare indagati semplicemente perché, a differenza dei tantissimi candidati Pd che ogni giorno si misurano nell’amministrazione degli enti ai diversi livelli istituzionali, il legislatore nazionale non ancora prevede il reato di apologia della playstation».