Lapidi che si staccano dai loculi come neve che si scioglie al sole. Accade nella parte vecchia del cimitero di Agnone dove la notte scorsa si è verificato il fenomeno. L’episodio dovuto ad anni di incuria e mancata manutenzione del tetto che ha favorito infiltrazioni di acqua piovana. La struttura interessata al problema vede anche il distaccamento di pezzi di cemento dal cornicione che ha costretto la ditta concessionaria del servizio a transennare l’intero corridoio che conduce alle nicchie. Allo stato attuale sono innumerevoli le lapidi che rischiano di crollare da un momento all’altro se non si interverrà con opere di ristrutturazione imminenti.
Dell’accaduto informato l’ufficio tecnico del Comune e il primo cittadino Daniele Saia chiamati a reperire fondi urgenti per intervenite con nuovi lavori. Il contratto di concessione del servizio prevede infatti che la manutenzione straordinaria – nella parte vecchia – sia a carico dell’ente comunale con l’esclusiva dei lavori affidata alla ditta che gestisce il camposanto. Qualche anno fa l’identico problema riguardò la parte bassa del cimitero. Solo dopo innumerevoli solleciti e proteste fu sanato con una serie di interventi. Tuttavia oggi la vicenda si ripropone. Sul rifacimento dei cornicioni, impermeabilizzazione del tetto e canalizzazione delle acque bianche, occorrerebbero dai 15.000 ai 20.000 euro che l’amministrazione dovrà trovare quanto prima. A quanto pare, inoltre, bisognerà risarcire i familiari delle lapidi andate distrutte.