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  • Ingiunzioni di sgombero per i disabili che occupano la Regione

    RICEVIAMO e pubblichiamo il Comunicato Stampa del 17.12.2014 ore 23.00 del movimento Vita indipendente:
    Il potere costituito, inizia ad agire e a minacciare i poveri disabili che occupano la Regione Abruzzo. Ci sono minacce dirette; Non è questo il caso. Ci sono minacce velate e ci sono azioni di pressione e questo è il caso. Telefonate da AUTORITA’ ingiunzioni verbali di sgombero che lasciano intendere chissà quali conseguenze. Cari disabili cosa volete che facciamo? Noi siamo disposti anche a pigliarci le manganellate e sappiate che domani potrebbe succedere . Rimarremo sono noi quattro? Cosi diventeremo i quattro martiri da appendere alla vostra cameretta! Così noi staremo con le ossa rotte e voi vi godrete la Vita Indipendente guadagnata da Noi per Voi. Ebbene sia, se dobbiamo fare i Martiri siamo pronti anche a questo. Il Caro Governatore ci ha detto (testuali parole) “Anche una promessa in questa città di Pescara può essere un reato”. Qualcuno può aiutarci a capire cosa intendesse dire? A noi sembra un linguaggio tipicamente del Sud con un vago sentore “mafioso” ci sbagliamo? Se ci sbagliamo ci scusiamo. In ogni caso l’ottusità, l’insensibilità, la crudezza e la perfidia mentale, nonché il sangue freddo, di chi ostinatamente per salvare la propria faccia e per una semplice questione di orgoglio personale dà un calcio a tutti i Disabili Abruzzesi, mostrerà la misura e lo spessore umano della persona in questione. Fieri di prenderci anche i calci e le manganellate da tali esseri “umani” aspettiamo con rassegnazione chiedendo aiuto a tutti gli Abruzzesi che non vogliono essere complici.vita indipendente in regione

    In mattina abbiamo ricevuto l’offerta di mediazione da parte del questore di Pescara Paolo Passamonti.

    Le nostre richieste sono di un milione di euro per il 2015, espletamento delle pratiche delle graduatorie entro aprile 2015, incremento annuo del 20 per cento del fondo fino a raggiungimento di una somma adeguata.

    Queste condizioni sono quanto il governatore Luciano D’Alfonso ha già promesso a voce.  Noi chiediamo per dare valore alla promessa verbale una sua pubblica dichiarazione che lo impegnerebbe anche come persona. Il governatore sembra non essere disposto ad una tale insignificante concessione.  Restiamo fiduciosi che l’orgoglio personale non influenzi la condotta politica di un personaggio pubblico di tale importanza.

     


    Manolo Pelusi, Livio Vox, Camillo Gelsumini, Nicolino Di Domenica.

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