(ANSA) – CAMPOBASSO, 30 OTT – “Sarebbe ora, meno male che hanno ripreso con grande zelo e impegno, anche sotto la spinta del Papa che ha parlato con coraggio, sabato, all’intera realtà europea tramite i vescovi d’Europa e ha sollecitato e insistito su questo fatto”. Così l’arcivescovo di Campobasso-Bojano Giancarlo Bregantini commenta l’accelerazione del Governo per il varo dello Ius soli entro la fine della legislatura. “È doveroso che venga fatto immediatamente. Se ne parlava già sette anni fa, durante le ‘Settimane sociali’ a Reggio Calabria.
La paura eventuale – aggiunge il prelato – deve sparire: se un cittadino è riconosciuto è comunque collaborativo, partecipativo e in grado di dare il meglio di sé. Dobbiamo aprire le situazioni alle realtà già istituzionali: i figli dei migrati nati in Italia hanno diritto alla cittadinanza, non è un favore”.
Ius soli, monsignor Bregantini: «E’ un diritto, non un favore»
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