«E’ falso che sia stato sventato un tentativo di esproprio di attrezzature ai danni del Distretto di Villa Santa Maria. E’ un’interpretazione distorta che non posso accettare, e che lascia intendere un disegno finalizzato a penalizzare un territorio. La respingo con forza perché in qualità di Direttore generale ho investito e investo sulla medicina di prossimità come nessuno negli ultimi 15 anni, senza timore di smentita».
Sono parole nette quelle di Thomas Schael, dette per dovere di verità verso le popolazioni che a quel Distretto fanno riferimento: «Ho disposto la sostituzione di un ecografo in dotazione alla struttura con un altro di alta gamma appena acquistato – prosegue – perciò non ha alcun fondamento il grido di allarme lanciato dal SIndaco che si è opposto al ritiro dell’apparecchio. Che non era uno sgarbo a quell’area territoriale, tantomeno alle popolazioni che lo abitano. Era semplicemente un adempimento che rientra nelle prerogative di una Direzione, che ha il dovere di gestire correttamente risorse e attrezzature, da destinare dove ce n’è necessità».
«A Villa Santa Maria è stato consegnato un ecografo altamente performante, che risponde al meglio alla domanda di salute espressa dal territorio. Appare evidente che non c’è alcuna necessità di averne un secondo, che sarebbe inutilizzato per buona parte del tempo, e non mi pare che rivendicarlo sia un diritto. Faccio perciò appello alla ragionevolezza e al senso della realtà di tutti, amministratori locali compresi: non è più tempo di gridare alla spoliazione delle aree interne, che sono invece al centro della nostra attenzione come non mai, e lo dimostrano i progetti che stiamo realizzando. La protesta questa volta è fuori luogo, e un’interpretazione dei fatti forzosamente di parte, caricata di un significato che non ha, non fa il bene di nessuno. Nemmeno dei cittadini, ai quali si fa credere una storia non vera».