Dopo anni di chiusura, il 14 di agosto ha riaperto al culto la chiesa della Madonna dell’Assunta restaurata con fondi dell’8×1000 della diocesi di Trivento. L’evento ha visto la partecipazione del vescovo Claudio Palumbo nonché quella numerosissimi fedeli accorsi per l’evento nella piccola chiesa campestre a pochi chilometri dal centro abitato.
La Chiesa dell’Assunta, identificata come la Chiesa di Santa Maria de Anglono, ha a che fare con la fondazione della Città di Agnone ed è situata nell’agro a pochi chilometri di distanza dal centro urbano. La notizia più antica è che nell’833 d.c. Agnone si trova menzionata negli Archivi di Napoli come città molto progredita materialmente e moralmente, grazie ad alcuni miracoli operati da una immagine di Santa Maria de Anglono, dopo l’edificazione di una chiesa con un monastero benedettino del medesimo titolo, situata dove erano il vicolo e le carceri di Santa Maria di Agnone. E’ quindi una chiesa molto importante per la storia cittadina.
Apparteneva al patrimonio dei Caracciolo. Nel 1900 quando muore l’ultimo abate, Tommaso Cremonese, la casa Caracciolo amministra in economia le rendite della Cappella, che decade, e viene riaperta al culto nell’agosto del 1914. Negli anni Venti, la chiesa fu venduta a Secondino Lastoria, che la affidò, poco dopo il 1960, al parroco di San Biase don Giuseppe Delli Quadri, il quale, nel 1964, donò alla cappella la statua della Beata Vergine e l’altare, donandola alla parrocchia di San Biase.