Lo smart working, la crescita del numero di persone, spesso giovani, che tornano a intraprendere professioni abbandonate, la riscoperta del senso di comunità, l’attrattiva rappresentata dai piccoli borghi, la riscoperta delle botteghe come luogo di socializzazione. Tutti questi elementi possono contribuire a ricostruire un tessuto sociale in aree che per anni sono state abbandonate e dimenticate. Da soli, però, non sono sufficienti. Chi decide di restare o tornare a popolare e ricostruire i borghi montani ha bisogno di essere sostenuto da una rivoluzione digitale in grado di coinvolgere tutti i soggetti erogatori di servizi, dalla pubblica amministrazione all’imprenditoria privata, da una tecnologia buona e virtuosa e da servizi che possano essere il filo di connessione tra aspetti sociologici, economici, etici e anche estetici. Un momento di riflessione sul presente e sul futuro della montagna insieme alle istituzioni, ai tecnici e a chi la montagna la vive tutti i giorni, è previsto per il prossimo 13 novembre, alle ore 17, con una conferenza live da remoto su Zoom.
Intervengono
Fabiana Dadone, ministro per la Pubblica Amministrazione
Fabrizio Barca, economista, coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità
Marco Bussone, presidente nazionale Uncem
Luca Della Bitta, presidente commissione attività produttive e innovazione Anci
Roberto Colombero, margaro, presidente Uncem Piemonte
Simone Bigotti, amministratore delegato BBBell
Gabriele Locatelli, responsabile progetto Oltreterra per la valorizzazione dell’economia di montagna, Slow Food Italia
Modera Luca Martinelli, giornalista
Evento a partecipazione gratuita.
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