Perdite di fatturato vicine al 40 per cento nel 2020, appena mitigate da un aumento della domanda del 5 per cento nella grande distribuzione. L’apprezzamento del mercato per la nostra Tintilia. È arrivato il momento di fare rete.
La chiusura forzata di ristoranti, hotel e catering di questi mesi, dovuta ai provvedimenti presi dal governo per contrastare la pandemia di Covid-19, ha avuto un impatto negativo sui fatturati dei produttori di vino della nostra regione. Sono stati mesi difficili e, nonostante l’inventiva di tanti piccoli imprenditori molisani nel tentare di conquistare spazi alternativi di mercato i bilanci sono rimasti spesso in rosso. I dati regionali non sono dissimili da quelli nazionali e nei mesi di marzo e aprile del 2020 il calo è stato vicino al 90 per cento appena mitigato da una ripresa nei mesi estivi, per poi precipitare di nuovo nei mesi di novembre e dicembre. Considerando tutto l’anno 2020, anche le cantine molisane hanno subito perdite che si sono aggirate intorno al 40 per cento. Molto contenuto il calo dell’export. Locali chiusi ma non solo. Anche l’enoturismo, altra fetta importante del fatturato delle cantine, ha avuto un brusco calo, con visite guidate, manifestazioni, fiere e sagre annullate o tenute con limitazioni nelle partecipazioni. Il calo dei numeri è stato appena mitigato da un leggero aumento della domanda nella grande distribuzione (+5,3 %) dove anche i vini molisani da alcuni anni hanno trovato posto negli scaffali dei supermercati.
Per reagire al blocco imposto dal lockdown, molti imprenditori molisani si sono attivati facendo ricorso a metodi innovativi per aggirare l’impossibilità momentanea di recarsi fisicamente presso una cantina per una degustazione. Uno tra questi è la ‘degustazione a distanza’, dove campioni di vino venivano inviati ai clienti appassionati che, stabilito un giorno, si riunivano online per effettuare la degustazione di gruppo guidati dall’enologo della cantina. Questa attività, intrapresa in via del tutto sperimentale in fase pre-covid, durante i mesi di lockdown è diventata l’unico mezzo per consentire un contatto tra cantine e consumatori. La degustazione a distanza, di certo meno attrattiva e accattivante rispetto a quella dal vivo in cantina, che permette un coinvolgimento completo del visitatore, ha comunque reso possibile mantenere una socialità a distanza e l’attivazione di canali e-commerce una vendita diretta, che ha permesso a molti imprenditori di resiste alla crisi dovuta al blocco Ho.Re.Ca..
Il Molise, a torto considerato come zona vitivinicola ‘minore’, prima della pandemia, attraversava una vera rinascita ed espansione sul mercato nazionale ed estero, resa in parte possibile dal suo unico vitigno autoctono: la Tintilia. Date le dimensioni della maggior parte delle sue cantine, il Molise può avviare una ripresa del settore vitivinicolo post-Covid all’insegna della sostenibilità, così come previsto dalla programmazione e visione europea del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’espansione del vino molisano sul mercato nazionale ed estero è stato possibile grazie all’impegno quotidiano messo in campo dagli imprenditori al fine di tutelare e valorizzare la qualità delle materie prime e della tradizione. L’obiettivo è evidenziare che le eccellenze proposte delle piccole realtà molisane, sono capaci di rappresentare e rendere visibile un ambito non solo enologico, ma socio-culturale, storico, turistico e economico, in quanto consapevoli del grande valore che rappresenta la genuinità dei prodotti della nostra regione. Legare oggi un prodotto al territorio è una delle formule vincenti delle nuove leggi non scritte del mercato. Inutile negarlo, la pandemia ha evidenziato la debolezza strutturale nel nostro sistema produttivo e commerciale. È fondamentale per tutto il tessuto imprenditoriale molisano, non solo enologico, fare rete. Lo sviluppo di tale capacità richiede un cambiamento di visione e di pensiero, passando dall’individualismo alla condivisione di obiettivi comuni, concertare le azioni da svolgere e coinvolgere tutti i partner nella realizzazione di un progetto comune, realizzando un circuito virtuoso che andrà a beneficio di tutto il sistema socio-economico molisano.
Elena Frate