L’iniziativa contro la violenza e il bullismo organizzata dall’associazione “Amici del Teatro Italo Argentino”, dal Rotary Club e dalla Compagnia Carabinieri di Agnone ha coinvolto oltre 400 studenti del territorio, sensibilizzandoli su una tematica sempre attuale. Durante la due giorni di proiezioni del film Il ragazzo dai pantaloni rosa, gli alunni delle scuole primarie e secondarie dell’Istituto Omnicomprensivo “G. N. D’Agnillo” di Agnone e dell’Istituto Comprensivo Castiglione Messer Marino – Carunchio (Ch) hanno avuto l’opportunità di immergersi nella drammatica storia di Andrea Spezzacatena.
Andrea, un quindicenne vittima di bullismo e cyberbullismo omofobo, fu soprannominato con disprezzo “il ragazzo dai pantaloni rosa” e si tolse la vita il 20 novembre 2012. Il film, diretto da Margherita Ferri con l’attrice Claudia Pandolfi e Samuele Carrino nel ruolo di Andrea, è ispirato al libro scritto dalla madre del giovane, Teresa Manes. La pellicola ricostruisce la vicenda, sfociata in tragedia, di Andrea e il profondo impatto che la violenza psicologica e l’esclusione sociale hanno avuto sulla sua vita. Attraverso il racconto, non solo si dà voce alla sofferenza del ragazzo, ma si sottolinea la responsabilità collettiva nella lotta contro ogni forma di sopraffazione.
Nella sala ‘Paola Cerimele, sono intervenuti il dott. Luigi Falasca del Rotary Club e del maggiore Carlo Alberto Evangelista, comandante della Compagnia Carabinieri altomolisana, che hanno messo in evidenza la necessità di un impegno condiviso nel prevenire e combattere ogni forma di bullismo. Come sottolineato dai relatori, è fondamentale educare i giovani alla consapevolezza delle proprie azioni e al rispetto reciproco, trasformando il silenzio e l’indifferenza in dialogo e solidarietà.
Il bullismo e il cyberbullismo, amplificati dall’uso dei social media, rappresentano una minaccia concreta per molti giovani. Le umiliazioni subite da Andrea, infatti, riflettono un problema diffuso che va oltre la singola esperienza: il giudizio impietoso della società e l’incapacità di riconoscere la diversità come valore. Secondo i dati più recenti, circa un adolescente su tre in Italia è vittima di episodi di bullismo o cyberbullismo, spesso con conseguenze devastanti per la salute mentale. Eventi come quello organizzato ad Agnone sono fondamentali per sensibilizzare le nuove generazioni e per promuovere una cultura dell’inclusione.
La visione del film Il ragazzo dai pantaloni rosa diventa così non solo un momento di riflessione, ma anche un appello a ciascun individuo: non rimanere spettatori passivi, ma agire per prevenire e contrastare attivamente la violenza e l’odio in ogni forma.