(ANSA) – PESCARA – Ventunomila mascherine protettive, riportanti indebitamente il marchio “CE” o vendute, in maniera ingannevole, come dispositivi di protezione individuale sono state sottoposte a sequestro dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara, nel corso di tre operazioni. Le indagini hanno interessato, un produttore, un importatore e un distributore dei dispositivi nonché una rivendita al dettaglio, operanti tra Montesilvano (Pescara), Pescara, Manoppello (Pescara) e Lettomanoppello (Pescara). I Finanzieri hanno appurato che le mascherine, molte delle quali in poliuretano, recavano la marcatura “CE”, marcatura indebita in realtà, in quanto erano prive della prevista certificazione, non essendo mai stata conseguita dal produttore e dall’importatore. Inoltre, la maggior parte dei prodotti veniva pubblicizzata per la vendita, tramite brochure e video su siti internet, traendo, in tal modo, in inganno gli ignari consumatori, convinti di acquistare veri e propri dispositivi di protezione efficaci, nonché recanti la marcatura “CE”, mentre in realtà compravano dei semplici “copri bocca”. I tre commercianti sono stati denunciati per il reato di frode in commercio che prevede la reclusione fino a due anni. Fino ad oggi sono stati sequestrati oltre 28mila prodotti tra mascherine, guanti e gel igienizzanti per i reati di speculazione sui prezzi o per frode in commercio, sanzionate 7 attività economiche (su 103 controllate) che continuavano ad operare nonostante le sospensioni imposte e verbalizzate 99 persone (su 1890 controllate) per aver violato invece le prescrizioni sulle limitazioni di movimenti delle persone fisiche. . (ANSA).
Mascherine senza certificazione, la Finanza sequestra 21mila inutili “copri bocca”
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