Ha fatto scalpore, nei giorni scorsi, la vicenda della fascia tricolore per il sindaco di Belmonte del Sannio acquistata, o comunque messa in acquisto dal Comune alla modica cifra di duecentocinquanta euro più Iva. E se una fascia, un metro, un metro e mezzo di stoffa colorata, costa tanto, non ci si può certo stupire del fatto che il Comune di Agnone spenderà oltre mille euro per l’acquisto di tende. Proprio così, tende, non quelle da campeggio, né quelle degli indiani, ma quelle che si appendono nelle stanze e negli uffici. Lo si apprende dalla lettura di una recente determina dirigenziale che dispone, appunto l’acquisto di tende per gli uffici del Giudice di Pace.
Il Municipio agnonese ha rilevato l’esigenza di procedere all’acquisto di «idonee tende oscuranti verticali con tessuto di tipo ignifugo» per gli uffici giudiziari ospitati in città, in una struttura di proprietà dell’ente locale medesimo. L’affidamento diretto, dopo una consultazione tra più operatori, è caduto su una ditta agnonese, individuata come «la più idonea all’esecuzione della fornitura di cui trattasi».
Il costo della fornitura e della posa in opera delle tende ignifughe e oscuranti è stato fissato in mille e cento euro e quarantaquattro centesimi, un importo che gli uffici del Municipio hanno ritenuto congruo. Resta da decidere se la somma è da considerarsi iscritta alla voce “spese della politica” o a quella “spese della giustizia”. Tutto regolare e nel rispetto delle norme, ci mancherebbe altro, ma la domanda nasce spontanea: queste tende così costose sono davvero assolutamente indispensabili per assicurare l’amministrazione della giustizia in città? L’unica cosa certa è che a pagare saranno gli agnonesi, attraverso i fondi stanziati nel bilancio comunale.