Un allontanamento volontario. E’ questa l’unica ipotesi, confermata anche dalle Forze dell’ordine, in merito alla scomparsa, dalla serata di ieri, e al successivo ritrovamento, avvenuto intorno alle ore 18 di oggi, di un sedicenne di Schiavi di Abruzzo.
Il giovane era irreperibile dalla serata di ieri. I genitori si sono rivolti ai Carabinieri che hanno attivato le ricerche, coordinate dalla compagnia di Atessa. Il capitano Alfonso Venturi, comandante di quella compagnia, ha inviato sul posto altre pattuglie dai vicini comandi stazione in ausilio ai militari di Schiavi. Lo stesso sindaco, Luciano Piluso, si è recato sul posto, in costante contatto telefonico con la Prefettura di Chieti, per la richiesta di personale specializzato, unità cinofile in particolare. Proprio mentre si stava portando sul posto una unità cinofila della Protezione civile di Atessa è giunta la notizia del ritrovamento del sedicenne.
Il giovane è stato notato da un uomo di Belmonte in località Belladonna. L’uomo, che tra l’altro è padre di un sottufficiale dei Carabinieri forestali, ha capito che il ragazzo era disorientato e solo e soprattutto non lo ha riconosciuto come residente in paese e ha allertato le Forze dell’ordine. Sul posto dell’avvistamento si sono portate le pattuglie dei Carabinieri di Castiglione Messer Marino, al comando del maresciallo maggiore Ivan Sammarone, e di Schiavi che hanno preso in custodia il giovane per riconsegnarlo alla famiglia. Sul posto si è portata anche una pattuglia del Norm della compagnia di Agnone, inviata dal capitano Carlo Alberto Evangelista.
Dalle prime ricostruzioni sembra che il sedicenne si sia allontanato da casa nella serata di ieri, scendendo lungo una strada mulattiera che conduce al fiume Sente. Il ragazzo non aveva con sé il telefonino, né soldi, né documenti e indossava delle ciabatte. In casa ha lasciato le luci e il televisore in funzione. Deve aver camminato per tutta la notte fino a risalire dall’altro versante del Sente, in località Belladonna, dove è stato notato dal passante nel pomeriggio di oggi. I Carabinieri, giunti sul posto, hanno richiesto l’intervento di una ambulanza a scopo precauzionale, anche se il ragazzo è parso subito in buono stato di salute, solo con qualche escoriazione agli arti inferiori dovuta al fatto di aver percorso molti chilometri su strade mulattiere e sentieri di campagna senza opportuno equipaggiamento e in ciabatte. L’allarme dunque è rientrato e la pagina di cronaca si chiude con la riconsegna del minore alla famiglia da parte dei Carabinieri.
Caterina d’Alba