La seconda Regione più piccola d’Italia ha dato i natali ad alcuni degli sportivi più conosciuti a livello nazionale e non solo. Tra calcio, poker sportivo e pallavolo scopriamo i nomi di quegli atleti che hanno portato agli onori delle cronache il territorio compreso tra le provincie di Isernia e Campobasso.
A tenere alta la bandiera del Molise nel campionato di Serie A di calcio 2018/2019 c’è ancora una volta Mirco Antenucci. Nato nel 1984 a Roccavivara, piccolo paese in provincia di Campobasso, l’attuale capitano della Spal esordisce nel calcio professionistico in Serie C tra le file del Giulianova nel 2002. Due anni dopo inizierà quel girovagare tra massimo campionato, Serie B e Inghilterra che lo porterà ad accumulare esperienza e gol a ogni latitudine.
Antenucci “assaggia” per la prima volta la Serie A nel 2008 con la maglia del Catania prima di essere ceduto in prestito al Pisa e poi all’Ascoli. Ma è con il passaggio al Torino nel 2011, e grazie alle sei reti in diciannove partite, che il molisano inizia ad affermarsi come seconda punta agile, tecnica e veloce e con un ottimo fiuto del gol.
Mancati i playoff di B con i granata, Antenucci va alla Ternana dopo una breve parentesi allo Spezia. Nell’anno in rossoverde realizzerà diciannove gol in quaranta presenze. Nel 2014 il girovagare continua: questa volta il ragazzo di Roccavivara si trasferisce in Inghilterra per vestire la maglia del Leeds. Quelle inglesi saranno due stagioni ricche di gol e che gli varranno la chiamata della Spal, squadra di cui oggi è capitano e leader indiscusso.
Nelle due stagioni e mezzo trascorse a Ferrara Antenucci trascinerà con diciotto gol la squadra in A, per poi garantirle una tranquilla salvezza grazie ai sei assist e alle undici marcature dell’ultimo campionato.
Arriva ancora da Campobasso uno dei più grandi talenti del poker sportivo nazionale. Stiamo parlando di Massimo Nicola Pellegrino, giocatore professionista che nel 2014 ha realizzato un’impresa che rimarrà negli annali della disciplina.
Ma andiamo con ordine. Dopo aver frequentato i principali casinò italiani ed europei, Pellegrino, classe 1987, si specializza in due delle discipline più competitive del Texas Hold’em sportivo: il cash game e gli MTT, i tornei multitable online. E proprio nei tornei arriverà il risultato più importante della sua carriera: la vittoria nell’IPT6 di Saint Vincent del 2014. Un successo incredibile e arrivato superando la concorrenza di ben trecentosessantatrè avversari tra cui figuravano campioni del calibro di Federico Piroddi e Dario Nittolo.
Alla “generazione dei fenomeni” che ha scritto la storia della pallavolo nazionale e internazionale appartiene invece un atleta nato nel 1970 a Campobasso. Stiamo parlando di Pasquale Gravina, ex centrale dell’Italia e di squadre come Parma, Treviso, Macerata e Cuneo.
L’ascesa che lo porterà ai vertici dello sport mondiale, Gravina la inizia proprio dalla sua Campobasso. È qui che esordisce nel campionato di Serie C e che inizia a mettere in mostra quelle doti fisiche e tecniche che convinceranno la Pallavolo Falconara, squadra militante nel massimo campionato, a puntare su di lui.
Dopo un anno trascorso ad Ancona, Gravina passa alla Maxicono Parma e inizia a scrivere pagine di sport indimenticabili per una carriera che in diciassette anni di professionismo lo vedrà conquistare sei scudetti, quattro Coppe Italia, tre Supercoppe italiane, tre Champions League e tre Coppe CEV.
Ma è con la Nazionale che il molisano si afferma come uno dei giocatori più forti in Europa e nel Mondo. In maglia azzurra sarà un membro fondamentale della squadra che negli anni novanta vincerà un argento e un bronzo alle Olimpiadi, due Campionati del Mondo (1994 e 1998), tre ori e un bronzo agli Europei e quattro ori e un argento nella World League.
Molisano da parte di madre (Cleonilde, nata ad Acquaviva d’Isernia) è anche uno dei talenti più cristallini prodotti dal calcio italiano. Stiamo parlando di Giuseppe Rossi, ex attaccante della Nazionale, della Fiorentina, del Manchester United e del Villareal, che al netto degli infortuni che ne hanno minato la carriera resta uno dei giocatori azzurri più forti visti in campo negli ultimi anni.