Con il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) mons. Nunzio Galantino, si è conclusa la IX Convocazione Ecclesiale diocesana, indetta dall’arcivescovo di Campobasso – Bojano mons. GianCarlo Bregantini, e iniziata il 13 settembre.
«Certo, il Kérygma consegnato alla Chiesa e affidato all’annunzio e alla testimonianza di ogni credente impegna e porta a compromettersi con la storia, la nostra storia fatta di grandi slanci e conquiste, ma anche di mortificanti sconfitte. Quanta resistenza facciamo a convincerci che la Chiesa di Gesù non è la Chiesa dei perfetti né una casta chiamata a giudicare e a condannare» A dirlo mons. Nunzio Galantino che, per la prima volta giunto nel cuore del Molise a Campobasso, ha incontrato il 22 settembre nell’Auditorium del Palazzo Ex Gil del capoluogo, la comunità Ecclesiale della diocesi e il laicato locale. Ad accoglierlo con un indirizzo di saluto, l’arcivescovo Bregantini, il sindaco Battista, il Presidente della Regione Frattura. Tra le autorità, la direttrice USR Sabatini e le autorità militari. Ampia diffusione sui media del territorio e nazionali quali Avvenire, agenzia Ansa, Rai, social media e altri. Riflettori puntati su Galantino, l’assemblea della convocazione diocesana ha udito attentamente le riflessioni conclusive della Convocazione diocesana,. Dai temi scottanti sul lavoro, giovani, povertà, in una prospettiva di rinnovo e condivisione, alle iniziative di formazione che la Chiesa italiana sta mettendo in campo per la crescita culturale delle periferie geografiche e quelle esistenziali, come le ama definire Papa Francesco. «Per esperienza diretta (e sofferta) conosciamo la stanchezza e la rassegnazione che attraversano tante comunità cristiane. C’è una stanchezza esistenziale profonda nelle persone che dipende da molti fattori: molte cose le hanno deluse. Quante persone si aspettavano forse cambiamenti belli e grandi per la propria vita come per quella della società e della Chiesa, e si rendono conto che invece l’esistenza è segnata dalla routine, da una consuetudine grigia che sembra che solo eventi eccezionali possano contribuire a svegliare! ». Questo è lo scenario sociale e politico in cui viviamo. Un effetto anestetizzante già preannunciato dai sociologi, oggi ha investito tutta la realtà esistenziale. Dunque la Chiesa ha il gravoso compito di umanizzare, valorizzare e far crescere, con il coraggio e la determinazione dei giovani del tempo presente verso un futuro equo, attento ai valori, al territorio, vicino al cuore della gente per camminare insieme sinodalmente e scoprire il volto della Fede, in ogni casa e in prossimità. E’ necessario, secondo Galantino, passare da una pastorale di conservazione ad una missionaria, seguendo le vie di un “improrogabile rinnovamento ecclesiale”, come esorta papa Francesco. In una fase di eccessivo clericalismo, siamo tutti chiamati, insieme, sacerdoti e laici, ad un processo di rinnovamento educativo, alla base di ogni altra via già teorizzata nel convegno ecclesiale di Firenze del 2015. Il presule ha posto l’accento in modo fermo e deciso sulla via del “trasfigurare”. In un contesto storico pregno di precarietà politica e valoriale ispirati dallo spirito, i cristiani trovano radicamento nell’azione sacramentale, intesa come cammino di umanizzazione vissuta nella fede. Galantino ha offerto alla comunità diocesana di Campobasso- Bojano, elementi di riflessioni che convergono nell’invito a pensare criticamente per giungere ad una libertà concreta della persona umana, oggi svilita in tutte le sue forme esistenziali e sociali. Un’altra sfida da accettare e vivere alla luce dello Spirito. Nelle conclusioni, Bregantini ha inviato l’assemblea della convocazione a lasciarsi guidare dalla Parola, soprattutto per comprendere il cammino sinodale della diocesi perché «più guardiamo la realtà, più la Parola di venta luce e speranza. La siccità di questa estate appena trascorsa, non diventi siccità del cuore».
Il 30 settembre, alle ore 18:30, indicazioni pastorali e Santa Messa per l’inizio del nuovo anno pastorale, presieduta dall’arcivescovo di Campobasso -Bojano, mons. GianCarlo Bregantini presso la Cattedrale della Ss. Trinità a Campobasso.
Monsignor Galantino: «La Chiesa non è una casta chiamata a giudicare e a condannare»
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