ROSELLO (CH) – La mucca gravida uscita dal recinto elettrificato abbattuto dal vento e il suo vitello appena nato sono diventati il banchetto di un orso, non solo di lupi.
E’ quanto sostiene il veterinario dell’Asrem Molise, Antonio Liberatore, a commento del ritrovamento delle due carcasse parzialmente divorate.
«Ho ingrandito l’immagine e ho avuto modo di apprezzare ulteriori particolari. – scrive il veterinario – Mi sento di ribadire che i predatori si sono alimentati su cadaveri: in tutto lo scenario non si apprezza neanche una goccia di sangue, poi, si vede chiaramente la cute arrotolata in prossimità della regione del collo-sterno, del punto di transizione tra torace e addome e della faccia interna della coscia sinistra e in minor misura a destra. Siffatte lesioni prendono il nome di “straccio” e sono da attribuire all’intervento dell’orso, indipendentemente dalla responsabilità della predazione. Voglio sperare che il collega intervenuto per il sopralluogo, abbia rilevato tutto ciò, se non altro per evitare di perdere un dato significativo sul monitoraggio dell’orso marsicano nell’areale periferico».
Sul posto, trattandosi di un comune in Provincia di Chieti, sono intervenuti i veterinari della Asl Chieti-Lanciano-Vasto.
Se, come sostiene Liberatore, venisse confermata la presenza di un orso in zona, scatterebbe per legge il protocollo di protezione dell’animale particolarmente protetto e in via di estinzione.
«Anzitutto il divieto di braccata e si potrebbe arrivare addirittura al divieto di caccia. Ammessa la sola girata, ma in aree molto esterne al sito. – spiega il fotografo naturalista Dario Rapino, dell’associazione “Salviamo l’Orso” – Rosello fa già parte del territorio di monitoraggio e quindi le misure sarebbero immediate. Anzi, la sola presenza di lupi imporrebbe divieto di braccata, ma siamo in Italia…».
Adolfo Corropoli
- foto in apertura di FABRIZIO CAPUTI che ringraziamo