AGNONE. “MGF: il corpo delle donne tra natura e cultura”, è il titolo del convegno in programma per il prossimo 6 febbraio, con inizio alle ore 9.30, che si terrà presso
l’aula magna dell’Istituto Tecnico “Leonida Marinelli” di Agnone. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si attesterebbe intorno ai 200 milioni il numero di bambine, ragazze e donne che hanno subito una forma di mutilazione, in almeno 30 Paesi. A detenere questo triste primato, il Continente africano con 91,5 milioni di ragazze di età superiore a 9 anni vittime di questa pratica, oltre ai circa 3 milioni di donne che ogni anno si aggiungono al totale. Dal canto loro le donne che subiscono tale prassi non accettano la definizione “mutilazione” nella sua accezione tendenzialmente negativa, considerandola come il raggiungimento di un ideale nestetico ambìto nella loro cultura.
Saranno proprio le diverse sfaccettature di questo argomento al centro dell’evento organizzato dai progetti Siproimi di Agnone e Poggio Sannita, gestiti dalla Cooperativa Sociale Onlus Medihospes, con il patrocinio del progetto MeCI (Unimol) e con la partecipazione dei ragazzi delle classi IV e V delle scuole superiori di Agnone. L’incontro, previsto in occasione della Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, vedrà la partecipazione di personalità di spicco nell’ambito medico ed accademico, che, nei loro interventi, si soffermeranno sull’aspetto sanitario, antropologico e giuridico, inoltre ci sarà una testimonianza diretta di una famiglia di origini guineane ospite del progetto Sirproimi di Poggio Sannita.
A fare gli onori di casa il dirigente scolastico, Tonina Camperchioli, cui faranno seguito i saluti del coordinatore Area Molise della Cooperativa sociale Medihospes onlus che gestisce i progetti Siproimi di Agnone e Poggio Sannita, Rocco Abalsamo, e del vicesindaco del Comune di Agnone, Edmondo Amicarelli. I lavori si apriranno con l’intervento di Mauro Nannarelli, medico chirurgo specializzato in Ostetricia Ginecologia, che parlerà di “MGF e Medicina”. Seguirà Letizia Bindi, professoressa associata di Antropologia Culturale presso Unimol, con una relazione dal titolo: “Fare la differenza. Genere, cultura, poteri e corpi nelle pratiche di MGF”, per poi affrontare il tema “MGF e diritti” con Marco Parisi, docente associato di diritto Ecclesiastico Comparato presso Unimol. A conclusione della mattinata la testimonianza di Emmanuel N’Dimini Kamano, beneficiario del progetto Siproimi di Poggio Sannita.