SCHIAVI DI ABRUZZO – «Settemila e cinquecento euro di fondi pubblici destinati ai servizi socio assistenziali per gli anziani utilizzati per fare una gita di un giorno alla quale tra l’altro hanno preso parte tutti, giovani e ragazzi compresi».
Il consigliere comunale di opposizione Luca Ninni torna all’attacco dell’amministrazione comunale a guida Luciano Piluso.
Nel mirino del capogruppo di minoranza la recente delibera di giunta, la n. 48 del 16 ottobre, con la quale il Comune di Schiavi di Abruzzo ha stanziato appunto “settemila e cinquecento euro quali spese di organizzazione, visite guidate e trasporto, salva rideterminazione in base al numero dei partecipanti, con finanziamento per € 4.906,00 del Fondo Sociale Regionale e per la restante quota a carico del Bilancio comunale” per una gita a Montecassino, Gaeta e altre località limitrofe.
Una gita alla quale ha preso parte praticamente quasi tutto il paese: cinque autobus, per un totale di circa duecentocinquanta persone.
Ma il consigliere Ninni parla di «utilizzo improprio di risorse destinate agli anziani», perché «al viaggio organizzato da Piluso hanno preso parte giovani, adulti, bambini, addirittura residenti in altri Comuni e anche alcune badanti, ma senza l’anziano da accompagnare».
Si legge, tra le altre cose, sulla delibera: “visto che nell’ambito delle iniziative di aggregazione erogate in favore delle persone anziane, è prevista,come per gli anni decorsi, l’organizzazione di una gita sociale in località di turismo religioso in collaborazione con la parrocchia San Maurizio Martire”; e ancora “PRESO ATTO che la giornata di visita rappresenta un importante momento di socializzazione e permette anche ai più anziani e a chi non ha capacità di organizzarsi da solo, di poter godere di un giorno di vacanza”.
Insomma la parola “anziani” ricorre sulla delibera in esame, perché si tratta appunto di fondi destinati alle politiche sociali in favore degli anziani. Mentre alla cosiddetta “gita sociale” hanno preso parte tutti, anche chi anziano non è. Questo sostiene il consigliere Ninni. Sempre ammesso che una semplice gitarella possa rappresentare l’applicazione di un servizio sociale.
Tra l’altro ai settemila cinquecento euro di fondi pubblici destinati al sociale devono essere sommati altri duemila e cinquecento euro circa, derivanti dalla quota di partecipazione fissata in dieci euro a testa (considerando 250 partecipanti circa).
Tirando le somme si parla di diecimila euro spesi per una gita, più o meno sociale e di aggregazione, bruciati in un solo giorno. Denaro pubblico per la maggior parte. Soldi destinati, come si legge sulla delibera, “a rimuovere le condizioni di criticità nella vita degli anziani”.
La politica sociale in favore degli anziani dell’amministrazione Piluso si riduce a questo: una gita sociale di un giorno, con annesso pranzo a base di pesce, costata diecimila euro.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com