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  • No Ombrina e l’ipocrisia di chi vota Pd e Forza Italia

    RICEVIAMO da Antonio Tavani, già vicepresidente della Provincia di Chieti e dirigente di Fratelli d’Italia, e pubblichiamo:

    La politica  ha sfilato contro la politica. Pochi hanno fatto rilevare come dentro quel corteo, per la gran parte costituito da persone e associazioni in buona fede, ci fossero tutti, ma proprio tutti, i rappresentanti dei partiti che hanno governato e governano le “autorizzazioni” e le “concessioni”.

    Non puoi essere contrario a Lanciano e favorevole a Roma.

    Vale soprattutto per i due partiti maggiori nazionali, PD e Forza Italia, al potere da venti anni, ma può essere esteso a tanti altri. Tutti continuano a parlare di via verde, pista ciclabile e turismo senza aver mai ascoltato gli operatori stremati, quelli che combattono contro la crisi, le banche, le false recensioni, gli avventurieri e soprattutto cercano di resistere in una regione ormai senza strade e vie di comunicazione, con scuole e ospedali a livelli di indecenza. Oggi le strade provinciali si chiudono con due transenne nella più totale indifferenza, così come per i soffitti che cadono sulla testa nelle scuole dei nostri figli, anche delle scuole alberghiere, visto che si parla di natura e turismo! Notizie che durano un giorno.

    E la Grecia? E la Croazia? E Israele? E Cipro? E Malta? Tutti paesi ad “alta estrazione petrolifera” e “altissima vocazione turistica”. In Italia quando devi decidere non decidi, e quando altri hanno deciso al posto tuo protesti. sindnaci contro ombrinaLa sfilata riesce bene ad una larga classe di politici che da decenni non si assume le responsabilità di scegliere, e semmai solo dopo di confrontarsi con le conseguenze della scelta, invece ci si continua a confrontarsi sui “pro e sui contro” mentre il mondo avanza fino a sopraffarti. Si chiama globalizzazione: tutti fanno tutto nel mondo e la qualità del tuo lavoro e del tuo territorio non te la riconosce più nessuno.

    L’autodeterminazione dell’italiano è stato asservita da anni al potere economico, ma in ogni occasione anche alle seggiole di un nuovo contenitore per trombati, per esempio il “Parco della Costa” (terreno……ma non marino….meglio che la poltrona sia ancorata bene al terreno, a spese di famiglie e imprese).

    Tra qualche anno rimarranno “la trivella e il parco”, e l’Abruzzo sarà sfilato ancora più dietro nella classifica della inciviltà, dell’arretratezza, della mancanza di futuro.

    I NO ideologici senza confronto e contropartite pubbliche non hanno portato mai niente di buono.

     

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