(ANSA) – FOGGIA, 14 MAG – Vendevano in Italia e all’estero olio di semi di soia addizionato con clorofilla spacciandolo per olio extravergine di oliva. Per questo i carabinieri hanno eseguito 24 misure cautelari, 17 delle quali a Cerignola (Foggia), nell’ambito dell’operazione ‘Oro giallo’. L’olio contraffatto – riferiscono gli investigatori – veniva rivenduto in gran parte d’Italia, anche a rinomati ristoranti, e in Germania, applicando prezzi molto più bassi e concorrenziali rispetto all’effettivo valore di mercato.
I Carabinieri del NAS di Foggia, a conclusione dell’indagine denominata “Oro Giallo” condotta dallo stesso NAS e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, in coordinamento continuo con Eurojust (agenzia dell’Unione Europea che si occupa del coordinamento investigativo nei casi di reati transnazionali) e con Europol (Ufficio di Polizia Europeo), per gli aspetti operativi transnazionali, supportati dai militari NAS del Gruppo Tutela Salute di Napoli con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia e con la collaborazione della Polizia Tedesca, hanno dato esecuzione contestuale in Cerignola (FG), San Severo (FG), Lavello (PZ) e in Germania, ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia, Dottoressa Manuela Castellabate, su richiesta della Dottoressa Maria Giuseppina Gravina, Sostituto Procuratore, nei confronti di 24 soggetti (di cui 14 in carcere e 10 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti di frode nell’esercizio del commercio, vendita di sostanze alimentari genuine come non genuine, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, ricettazione, tutti illeciti correlati alla produzione, alla distribuzione e commercializzazione, sul territorio nazionale e internazionale, secondo una precisa divisione delle zone di distribuzione del prodotto da parte degli associati, di ingenti quantità di olio di semi etichettato fraudolentemente come olio extravergine di oliva. Numerosi sequestri, importanti per documentare il contenuto reale dell’olio e la capillarità del sistema di vendita in un ampio territorio, sono stati operati con il supporto dei NAS competenti per territorio presso ristoranti delle principali città di 8 regioni italiane (Roma, Campobasso, Ancona, Milano, Torino, Parma, Napoli e varie località pugliesi) ed in Germania, svolti con l’aiuto della polizia tedesca.
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