“Nella tragedia della morte di mio marito, so che i suoi organi vivono nel corpo di altre cinque persone le quali attendevano un trapianto da tempo. In una situazione di dolore che ancora non riesco a metabolizzare, questa circostanza mi dà sollievo e invito voi giovani ad aderire alla campagna dell’Aido, perché donare è un gesto di amore, ma soprattutto di civiltà”. Sono racchiuse in queste parole di Raffaella Treglia, giovane mamma, che solo un anno fa ha perso il marito 44enne, il senso dell’incontro promosso dal gruppo comunale Aido di Agnone. I responsabili dell’Associazione ‘Andrea Masciotra’, ieri mattina, nell’aula magna dell’Itis, hanno incontrato gli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori per sensibilizzare i ragazzi al tema della donazione.
“Non avrei mai pensato che tutto ciò potesse capitare proprio a me – ha aggiunto la signora Raffaella, capace di superare qualsiasi emozione – ma la vita riserva spiacevoli sorprese, necessario è saperle affrontare anche quando non si vuole, consapevoli del fatto di poter aiutare altre vite umane. Vivete la quotidianità e ogni momento con leggerezza, mettete da parte egoismi e orgoglio e al tempo stesso cercate di interessarvi a cose reali che vi possano far stare meglio e riempirvi il cuore. Non perdete occasioni come questa che rappresentano vere lezioni di vita da custodire in futuro”.
Testimonianza pregna di significato, come pure quella di Silvana Imbrìaco, presidente della sezione Aido Venafro che ha donato il midollo osseo. “E’ stata una esperienza che ti fa maturare e contestualmente accresce valori di solidarietà e amore verso il prossimo. A distanza di anni, sapere di aver salvato la vita ad un bambino, è quanto di più bello mi potesse capitare nella vita” ha detto ancora la Imbriaco. Puntuale poi le relazioni su aspetti di natura giuridico e medico quelle affidate a Rita Viscovo, presidente provinciale dell’Aido e Paola Iuorio, primario del reparto di Rianimazione e Anestesia dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia. “Oggi in Italia restano in attesa di trapianto circa 8.000 persone – ha ricordato la Viscovo – un dato significativo che deve indurre tutti ad una attenta riflessione nonché portarci ad elaborare un concetto, ovvero che una volta morti donare organi può salvare altri esseri viventi”.
Con semplicità e semplificazione estrema la dottoressa Iuorio ha illustrato le modalità di come avviene l’espianto e il team titolato a farlo in strutture specializzate, vedi quella de L’Aquila a cui fa riferimento anche il Molise. Aspetti che hanno attirato l’attenzione dei ragazzi che hanno posto diversi quesiti al camice bianco di Isernia. “La scuola non è solo didattica – ha tenuto a precisare la dirigente scolastica Maria Rosaria Vecchiarelli, intervenuta per i saluti iniziali – è anche conoscere e approfondire temi come quello portato oggi in quest’aula magna dall’Aido Agnone, alla quale va il mio più sentito ringraziamento”. L’incontro è stato intervallato da alcune poesie lette dagli studenti e da un video dal titolo: ‘E la vita continua’. Proprio così…