Locali più accoglienti e consoni a quelle che sono le mansioni da svolgere dagli operatori sanitari del 118 dell’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’ di Agnone. Sono quelli che saranno inaugurati lunedì prossimo a partire dalle ore 11,00 negli spazi dove un tempo veniva effettuata la dialisi. All’evento prenderà parte la responsabile del 118 regionale, Adriana Ricciardi e il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano. La notizia attesa da tempo è ormai ufficiale. I vecchi locali a pian terreno saranno adibiti alla cosiddetta area grigia anti Covid riservata ai pazienti in attesa del tampone rinofaringeo e delle indagini di secondo livello.
Ma non è tutto, perché nella struttura sanitaria di frontiera è ormai prossima l’installazione di una modernissima Moc, l’apparecchiatura che serve a diagnosticare l’osteoporosi. Il macchinario arriva al ‘Caracciolo’ dopo insistenti richieste da parte del reumatologo, Franco Paoletti che da anni e non senza sacrifici lavora al rilancio dell’ospedale altomolisano. Inoltre, altra novità dell’ultima ora è rappresentata dalla riattivazione del centro di raccolta sangue affidato all’associazione Fidas Agnone. Un servizio interrotto nel mese di dicembre scorso che tornerà operativo la prima settimana di agosto il quale vede il coinvolgimento di oltre 400 donatori di sangue di tutto il territorio. E’ così che si pone fine ad una assurda telenovela, la quale tra mille polemiche aveva richiamato l’attenzione finanche di Striscia la Notizia. I nuovi locali del centro raccolta sangue sono stati predisposti al primo piano (ex reparto di Medicina).