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  • Ospedale, Marcovecchio e ‘Il Cittadino c’è’ replicano a don Martino: “Ecco a che punto è la riorganizzazione”

    Una risposta a stretto giro di posta. E’ quella che il primo cittadino di Agnone, Lorenzo Marcovecchio (in foto con Forciniti e l’assessore Amicarelli) e il comitato “Il Cittadino c’è” fanno a don Francesco Martino che nelle ultime ore ha accusato Regione Molise, amministrazione comunale e comitati di essere corresponsabili di quanto si sta verificando all’ospedale “Caracciolo”. Ma ecco quanto scrivono congiuntamente in una nota il sindaco di Agnone e “Il Cittadino c’è”.

    “A causa di una non chiara o meglio assente comunicazione tra diversi soggetti – esordiscono – si creano equivoci e allarmismi che, oltre a disorientare quanti hanno la necessità dei servizi sanitari offerti dal Caracciolo, causano danni poiché allontanano o favoriscono l’esodo dei malati verso altre strutture. L’amministrazione comunale, soggetto giuridico istituzionale  riconosciuto come rappresentante territoriale, è al momento l’unico canale di comunicazione con i tecnici che si occupano riorganizzazione.

    La situazione reale è: il servizio dialisi sarà ristrutturato senza alcuna sospensione dell’attività, infatti si reperiranno altri spazi i  cui locali saranno adeguati all’attività da svolgere e una volta pronti  si trasferirà il servizio senza alcun disagio per i malati.

    Il day surgery – proseguono il primo cittadino e Il Cittadino c’è – è al momento programmato per un giorno a settimana.  Non appena la dotazione organica specialistica lo permetterà sarà incrementato sia nel numero delle giornate dedicate che nelle specialità da trattare.  Il Pronto Soccorso,  utilizza i medici interni  per la copertura delle guardie notturne, ma  la necessità di concedere le ferie e garantire i servizi ambulatoriali specialistici in cui lavorano i professionisti,  ha portato l’azienda a dover  reperire altro personale.

    La temporanea chiusura della portineria/centralino, (questa notte è stata la prima notte di sospensione del servizio!) resta un mistero in merito al quale sono stati chiesti chiarimenti.

    Cogliamo l’occasione per  segnalare che la Telemedicina per quanto riguarda la Radiologia, sta muovendo i primi passi.

    In questo momento di riorganizzazione – concludono – è giusto moltiplicare le attenzioni e segnalare qualsiasi disguido venga a crearsi. L’amministrazione è a disposizione per ogni chiarimento in maniera da evitare inutili e nocivi  allarmismi per la comunità. Sperando che gli animi si plachino e concedendo il tempo necessario per la realizzazione di quanto previsto negli atti per il Caracciolo, restiamo a disposizione per tutti i chiarimenti opportuni”.

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